15 Novembre 2024 - 11:22:31

di Tommaso Cotellessa

La Corte d’Appello dell’Aquila ha stabilito che i risarcimenti per i familiari delle vittime dell’Eccidio di Pietransieri saranno quantificati entro i prossimi 30 giorni. La decisione giunge in seguito al ricorso presentato dall’avvocato Lucio Olivieri e rappresenta un passaggio cruciale in una battaglia legale lunga decenni.

L’Eccidio di Pietransieri, consumatosi il 21 novembre 1943 nel bosco dei Limmari, è uno degli episodi più tragici della Seconda guerra mondiale in Italia. Quel giorno, 128 civili inermi – tra cui 60 donne, 34 bambini con meno di 10 anni e numerosi anziani – furono brutalmente trucidati dai soldati nazisti, in quanto sospettati di collaborare con i partigiani. Una ferita mai rimarginata per la piccola frazione che ancora oggi piange le sue vittime.

La Corte d’Appello ha stabilito che, entro un mese, sarà accertata l’entità definitiva dei risarcimenti, dopo il via libera della Corte di Cassazione che ha consentito la gestione individuale delle richieste, senza la necessità di un’azione collegiale. Complessivamente, agli eredi delle vittime saranno destinati 15 milioni di euro.

Nei prossimi mesi, sarà possibile accedere al fondo del PNRR, che prevede uno stanziamento di 61 milioni di euro per coprire anche queste richieste.

Tra i pochi sopravvissuti di quell’orrore c’è Virgilia Macerelli, oggi 87enne, testimone vivente di un dramma che ha segnato indelebilmente la storia della sua comunità.

Con questa sentenza, le famiglie delle vittime intravedono una forma di giustizia per una tragedia che ha lasciato cicatrici profonde. Il risarcimento economico non potrà mai restituire i loro cari, ma rappresenta un riconoscimento tangibile della loro sofferenza e un passo avanti nel lungo percorso della memoria e della riconciliazione. Rimane il monito affinché simili atrocità non si ripetano mai più.