18 Novembre 2024 - 10:52:08
di Redazione
Aumenta del 5,5% rispetto al 2023 la spesa sostenuta da una famiglia abruzzese per la tariffa dei rifiuti: in media nel 2024 è di 352 euro rispetto ai 334 euro dello scorso anno.
Spiccano le differenze fra i singoli capoluoghi: 309 euro a Pescara, 377euro a Chieti, mentre a Teramo l’aumento è stato ben del 20%.
A livello nazionale la spesa si attesta sui 329 euro, con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente.
Rispetto alla raccolta differenziata, nel 2022, seppur con dieci anni di ritardo rispetto a quanto previsto dalla normativa europea, si è superato l’obiettivo del 65% di rifiuti differenziati a livello nazionale. Anche in Abruzzo siamo ad un passo dallo stesso obiettivo: è del 64,5% il livello di raccolta differenziata, con notevoli disparità fra i singoli capoluoghi, visto che si va dal 72,5% a Teramo ad appena il 41,4% all’Aquila.
Sono i dati che emergono dal rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile sul sito web www.cittadinanzattiva.it. L’indagine ha interessato le tariffe rifiuti applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2024, e ha preso come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. I costi rilevati sono comprensivi di Iva (ove applicata) e di addizionali provinciali.
Il quadro nazionale su tariffe e raccolta differenziata
Nel 2024 la spesa media annuale per la famiglia tipo individuata è di €329 con un aumento del 2,6% circa rispetto all’anno precedente. Il Trentino Alto Adige è la regione più economica (203€), mentre la Puglia è la più costosa (426,50€ con un aumento di oltre il 4% rispetto all’anno precedente)
Catania è il capoluogo di provincia in cui, come lo scorso anno, si paga di più: 594€ annui, senza variazioni sul 2023; Trento invece è quello in cui si paga meno: 183€, di poco inferiore rispetto al 2023. Dalla top ten dei capoluoghi più costosi escono Benevento, Latina, Messina e Salerno; entrano invece Andria, Cagliari, Pistoia e Trapani. Dalla top ten dei meno cari, esce Bolzano ed entra Siena.
Sono state riscontrate variazioni in aumento in 84 capoluoghi sui 110 esaminati; variazioni in diminuzione in 20 capoluoghi e situazioni sostanzialmente invariate nei casi restanti.