13 Dicembre 2024 - 18:38:53
di Martina Colabianchi
La ricostruzione delle scuole aquilane diventa questione nazionale, con un’interrogazione parlamentare presentata da dieci senatori.
Lo ha annunciato questo pomeriggio il senatore dem Michele Fina nel corso della conferenza stampa organizzata in Senato per presentare le iniziative parlamentari che si intendono mettere in atto sul tema a causa della “gravità dei ritardi della ricostruzione e lo stato di insufficiente sicurezza delle strutture“.
Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti il professor Franco Salvatori e il dottor Luca Barbetta, rappresentanti del Comitato Scuole Sicure, il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale della città dell’Aquila Stefano Albano, il segretario dell’Unione comunale Pd Nello Avellani, il consigliere regionale abruzzese Pierpaolo Pietrucci, il senatore Francesco Verducci, componente della commissione Istruzione e l’on. Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd.
“È inaccettabile che, dopo oltre 15 anni, siano ancora 3500 le studentesse e gli studenti nei MUSP (moduli
ad uso scolastico provvisorio) – ha proseguito Fina -. L’amministrazione comunale di Fratelli d’Italia in carica da oltre otto anni è gravemente in ritardo, come dimostrato dal recente dossier sullo stato di ricostruzione delle scuole che pone in evidenza inefficienze e carenze. Basti pensare che su 18 interventi di ricostruzione e messa in sicurezza solo 3 sono conclusi, 9 in corso e 6 addirittura in fase di progettazione. A fronte di 101 milioni di euro stanziati siamo quindi ad appena 11 milioni di opere concluse e ben 90 milioni di opere ancora non realizzate“.
Sul tavolo, anche gli indici di vulnerabilità sismica dei plessi scolastici. Come rivelato dal Partito Democratico aquilano lo scorso ottobre dopo un accesso agli atti, 11 istituti su 17 presi in esame presentano indici al di sotto dello 0,60 previsto dalla norma. “Una condizione di sicurezza certamente insufficiente che preoccupa, a ragione, famiglie, docenti, operatori e più in generale l’opinione pubblica“, sottolinea Fina.
“Denunciamo quindi lo stato della situazione e chiediamo al governo intervenire per accelerare le procedure e individuare le responsabilità di tali incredibili ritardi“, ha concluso il senatore dem.
Biondi: “Quello del centrosinistra è un ritornello privo di fondamento”
Alle accuse del centrosinistra non tarda ad arrivare la replica del primo cittadino dell’Aquila Pierluigi Biondi, che definisce le argomentazioni dibattute “un ritornello privo di fondamento al quale il centrosinistra si appella ciclicamente quando le argomentazioni scarseggiano“. In realtà, a sollevare dubbi e preoccupazioni in merito alla sicurezza dei plessi scolastici e ai Musp ancora attivi erano stati anche i comitati civici, che chiedono da tempo chiarezza sulla programmazione degli interventi.
“A partire dai tempi su cui va fatta chiarezza una volta per tutte: al momento del nostro insediamento, nel 2017, c’erano a disposizione appena le risorse per le progettazioni – prosegue Biondi -. Quindi chi, in mala fede, evoca i ‘quindici anni’ di mancata ricostruzione dovrebbe rivolgersi e fare interrogazioni ai propri compagni di partito che erano al governo e amministravano la città. Abbiamo, dunque, prima dovuto trovare le risorse mancanti, e poi avviare una serie di gare che implicano procedure lunghe e complesse, che oggi però ci consentono di poter dire che ‘dopo soli 7 anni’ abbiamo concluso 3 interventi per 11,3 milioni di euro, 9 interventi per 37,5 milioni sono in corso o appaltati e 6 in fase di progettazione, tra cui quello di Pianola il cui finanziamento è stato discusso proprio ieri in seduta di pre Cipess, e quello per il polo scolastico di Sassa dove si è dovuto ricominciare daccapo rispetto all’ipotesi progettuale dell’amministrazione che ci ha preceduto che l’aveva localizzato su una faglia“.
“In particolare, le risorse stanziate dal Cipess ammontano 4,1 milioni di euro nel 2017, 6,8 nel 2020 e ben 33,3 nel 2023, ciò significa che circa un terzo dei finanziamenti destinati alle scuole di cui oggi possiamo beneficiare“, sottolinea il sindaco, “lo dobbiamo al Governo Meloni che, in soli due anni, anche in questo ha impresso una svolta rispetto al passato“.
“Va ricordato – ricostruisce Biondi – che, seppur sulla carta, finanziata con un decreto del commissario prima e con diverse delibere Cipe dopo, il primo fondo destinato all’edilizia scolastica è arrivato materialmente dopo il mio insediamento, nel 2017. Inoltre, quello tra il 2020 e il 2023 è stato un lungo periodo di interlocuzione per l’approvazione del Piano scuole che è stato poi approvato con delibera Cipess 10/2023“.
“Non va dimenticato – aggiunge il sindaco – che il tergiversare della sinistra ha comportato la necessità di chiedere adeguamenti dei finanziamenti, considerando che nel frattempo sono intervenuti i noti incrementi dei prezzi su scala internazionale a cui si aggiunga che gli stanziamenti iniziali, soprattutto quelli precedenti al 2020, prevedevano dei criteri di determinazione del prezzo a metro quadrato decisamente insufficienti. Criteri ora oggetto di modifica e di incremento con il nuovo Piano scuole in fase di approvazione prima di Natale“.
“Nel frattempo – prosegue Biondi – attraverso il Pnrr abbiamo ottenuto il finanziamento di circa 8 milioni di euro per la scuola dell’infanzia e quella elementare di Paganica, che sono in costruzione, e per tre asili nido: quello di Paganica e quello di Sassa per i quali è stata aggiudicata la gara ed è in corso la stipula del contratto e quello di Collemaggio per il quale siamo in attesa della stipula della convenzione con il ministero dell’Istruzione e del Merito“.
“Colgo l’occasione, infine, per ricordare che i cosiddetti Musp, strutture performanti sia per la dotazione di spazi sia per i livelli di sicurezza, spesso difficili da raggiungere persino in strutture tradizionali, subiscono costante manutenzione con rigorosi impegni da parte dell’amministrazione“, conclude il sindaco.