07 Agosto 2023 - 13:12:59
di Marco Giancarli
“Diamo finalmente il via ad un intervento programmato da anni ma a lungo sospirato, dopo un susseguirsi di ricorsi di chi, con visioni anacronistiche e ideologiche continua a ritenere incompatibili sviluppo e tutela ambientale. La giornata di oggi è storica perché segna una svolta per il futuro della montagna aquilana e per l’Altopiano delle Rocche in particolare, che apre la strada all’agognato collegamento tra la stazione sciistica di Ovindoli e quella di Campo Felice“.
Così il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, che stamattina a Ovindoli (L’Aquila) ha partecipato all’inaugurazione del cantiere per i lavori di realizzazione dei nuovi impianti di risalita.
“Non abbiamo mai smesso di credere in questo progetto, la Regione scese al fianco del Comune con la propria avvocatura per curare l’opposizione ai ricorsi fino a vincere la battaglia legale. Oggi, abbiamo dalla nostra anche l’incremento dei fondi Fsc per l’Abruzzo che consentirà di programmare ulteriori investimenti, tra cui quelli necessari per il secondo e terzo lotto del progetto di sviluppo della stazione sciistica di Ovindoli, per cui è stata essenziale la tela tessuta, insieme al presidente Marsilio, con il governo a partire dal premier Meloni e dal ministro Fitto”.
Quello inaugurato oggi è il cantiere del primo di tre lotti, che prevede la realizzazione di una seggiovia quadriposto dalla capacità di 2.400 passeggeri l’ora, una nuova pista e due nuove piste di collegamento per un importo complessivo di circa 3,8 milioni di euro.
La conclusione dei lavori è prevista entro la fine dell’anno.
Sulla questione è intervenuto, polemicamente, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che ha accusato Marsilio di “sfruttare i meriti degli altri”.
“Quando Marsilio faceva beatamente il parlamentare di Roma, – afferma – qui in Abruzzo c’era chi si preoccupava di costruire progetti importanti per lo sviluppo della montagna, dell’economia turistica, del futuro delle Terre Alte. Nella precedente legislatura, infatti, con una battaglia tenace e giusta, mi impegnai a individuare le risorse necessarie all’adeguamento delle infrastrutture e dei servizi nella stazione sciistica di Monte Magnolia di Ovindoli“.
“Una scelta finalizzata non solo ad ammodernare il sistema sciistico, – continua – ma anche a promuovere una dimensione pluristagionale del turismo investendo su ulteriori attività sportive e ricreative. Parliamo di 16 milioni di euro (sedici!) frutto dell’insistenza con cui convinsi il Presidente D’Alfonso a fare questo investimento ed espressione di una politica costruita insieme ai protagonisti locali dell’intero Altopiano delle Rocche: i Sindaci, gli amministratori, gli imprenditori e gestori delle stazioni, i lavoratori, i giovani del luogo, i cittadini”.
“In questi anni Marsilio non ha praticamente mosso un dito. Si è limitato solamente a dare seguito a questo disegno verificando con la VINCA (la Valutazione di Incidenza Ambientale) la corretta compatibilità del progetto con i vincoli naturalistici dell’area. Tutto qua, niente di più. Però stamattina, volendo annunciare, inaugurare, tagliare un nastro, farsi bello davanti alle TV il nostro Presidente ha cercato di fare il furbo, ignorando i meriti degli altri e vantando risultati non suoi”.
“Per questo mi sono presentato – come ospite indesiderato – a guastare la festa a Liris (delegato da Marsilio a rappresentare non si sa chi) e a chi si illudeva di intestarsi un risultato che spetta ad altri. E a tutti ho ricordato come sono andate le cose. Con questa irriverenza continuerò a smascherare i finti meriti di chi – come al Comune dell’Aquila – inaugura le piccole opere realizzate con i fondi del PNRR, un Piano voluto dal Governo Conte 2 e poi da Draghi e che la Meloni, Marsilio e Fratelli d’Italia hanno sempre osteggiato”, ha concluso.