07 Febbraio 2025 - 09:24:53

di Redazione

Il tribunale ordinario dell’Aquila si è pronunciato sul ricorso presentato da un cittadino di Preturo sull’esclusione della Lista n.1, espressione dell’attuale amministrazione uscente dell’Aduc del comprensorio preturese, con un decreto di rigetto.

«Ora, le elezioni dovrebbero essere imminenti».

È l’auspicio dei candidati dell’unica lista ammessa, la n.2, che dichiarano unitariamente «l’esito del giudizio non ci stupisce, avendo con serietà e pazienza accettato e rispettato prima le decisioni della Commissione Elettorale nominata dall’Aduc stessa (e costretta a riunirsi per ben 3 volte) e poi della giustizia ordinaria, che aveva, per di più, disposto una sospensiva dell’esclusione della Lista n.1 in deroga (legittima) al principio del contraddittorio ma non delle elezioni, sospese invece dal voto a maggioranza del Consiglio di Gestione dell’Ente, alias la stessa lista n.1».

«Ci aspettiamo ora – aggiungono – che l’amministrazione uscente, ad oggi nel silenzio, provveda, con la stessa solerzia con cui ha sospeso irritualmente le elezioni del 1° dicembre 2024, a convocare gli utenti alle urne, perché è ciò che il territorio chiede con forza. Non entreremo, non ci interessa, nel merito della causa che ci ha visti parte lesa, perché lo ha fatto con dovizia di particolare il giudice, motivando minuziosamente la legittimità delle decisioni della Commissione Elettorale e confermando, perciò, l’esclusione. Non chiederemo di pubblicare la sentenza di rigetto, come viceversa accaduto sul sito istituzionale dell’Aduc con la precedente sospensiva, ma ci preme sottolineare che un cives, probabilmente mal consigliato, abbia determinato un ulteriore allungamento dei tempi per il voto, bloccando per mesi l’attività dell’Aduc e penalizzando un intero comprensorio: gli unici sconfitti da questa vicenda sono i cittadini del territorio, dapprima obbligati a iscriversi per votare e poi ad attendere inerti per esprimere il loro diritto al voto».

«Lo stesso cives, il giorno della sospensione ( delle elezioni, scriveva sui social, rivolgendosi alla Lista n.2, con questi toni ‘.. e almeno adesso che siete stati smentiti dal Giudice, abbiate l’umiltà di chiedere scusa, per le cattiverie, le offese e le bugie, che avete riservato a persone oneste e per bene che non lo meritavano e non lo meritano’. Ora, chi con retorica mistificatrice e vittimistica, si appigliava a ‘semplici vizi formali’, dovrebbe chiedere unitamente al cives scusa. Non a noi, ma a tutti i concittadini, persone per bene e oneste».