27 Febbraio 2025 - 11:58:28

di Redazione

«Il 26 febbraio si è riunito l’Osservatorio Regionale sul Credito. Presenti, per la prima volta, alcuni sindaci che hanno portato la loro testimonianza, raccontando la solitudine di chi si è trovato a fronteggiare grandi banche che senza alcun preavviso hanno deciso di privare i Comuni da loro amministrati di un servizio essenziale».

Lo scrivono in una nota Luca Copersini, segretario regionale Fisac Cgil Abruzzo Molise, Giulio Olivieri First Cisl Abruzzo Molise e Alessandro Roselli, segretario regionale Uillca Uil Abruzzo

«Da parte nostra abbiamo ricordato le principali problematiche del settore: il fatto che in 6 comuni
abruzzesi su 10 non esistano sportelli bancari; l’impatto che questo può avere sopratutto per i
piccoli centri e nelle aree interne; la difficoltà nell’accesso al credito delle imprese, in particolar
modo di quelle piccole che rappresentano il 96% delle aziende abruzzesi; la perdita di oltre 500
posti di lavoro in 5 anni
– aggiungono – Gli abruzzesi, interpellati in proposito, dichiarano a larghissima
maggioranza di non gradire la sostituzione delle filiali con sportelli automatici, chiedendo di
mantenere nei comuni un presidio per poter incontrare un referente bancario almeno una volta a
settimana. Abbiamo evidenziato le implicazioni sociali di tutto questo, di fronte alle quali la politica
non può astenersi dall’intervenire»

«Abbiamo presentato le nostre proposte per provare ad arginare la desertificazione bancaria: chiedere
alle banche un ampio preavviso prima di chiudere una filiale, per dare tempo alla Regione di
sondare la disponibilità di altri istituti più piccoli per subentrare nello sportello in chiusura, o di
contattare Poste Italiane per potenziare i servizi nei comuni rimasti senza banche; istituire fondi per
il microcredito facilmente accessibili, evitando usi impropri da parte delle banche come avvenuto
con i prestiti Covid e fruibili anche da chi si trovasse in comuni sprovvisti di filiali bancarie;
sensibilizzare i grandi Istituti a spostare in Abruzzo lavorazioni di back office o potenziare le filiali
online già presenti al fine di arginare la perdita di posti di lavoro
– concludono – Abbiamo apprezzato lo spirito costruttivo con cui si è svolto l’incontro. Auspichiamo che le banche, i cui rappresentanti saranno coinvolti nella prossima riunione, mostrino una reale attenzione verso la nostra Regione, più volte sbandierata nelle dichiarazioni pubbliche ma fin qui regolarmente smentita dai comportamenti posti in essere».