14 Agosto 2023 - 17:10:11
di Martina Colabianchi
La 729^ Perdonanza Celestiniana non è ancora entrata nel vivo, che già le prime polemiche si stanno facendo spazio sul web e nel dibattito politico.
I malumori scaturirebbero dalla scelta di posizionare il grande palcoscenico, che ospiterà gli eventi cardine della settimana, proprio sul sagrato della Basilica di Collemaggio. La scelta, contestata in quanto penalizzerebbe la visuale di uno dei simboli per eccellenza del capoluogo, è stata presa con lo scopo di proteggere il manto erboso, antistante la Basilica, da poco ripristinato.
Le critiche non toccano solo il lato prettamente “estetico”, però, perché molti puntano l’attenzione anche sulla sicurezza che, a causa di un eccessivo indietreggiamento del palcoscenico, potrebbe non essere garantita quando, alla consueta apertura della Porta Santa, la Basilica sarà interessata da un notevole afflusso di persone che, dall’interno, dovranno defluire attraverso il portale principale avendo a disposizione, così, uno spazio ridotto rispetto agli scorsi anni.
Come di consueto in questi casi, l’ironia si è scatenata sul web a suon di meme e battute sferzanti, mentre la questione infiamma il dibattito politico con le opposizioni in prima linea.
“La nostra Basilica di Collemaggio, il nostro simbolo più importante, il luogo del Perdono di Celestino, da ora fino ad oltre la Perdonanza viene offeso e profanato con un costosissimo (500.000 euro?) e gigantesco palco, proprio a ridosso della straordinaria facciata e dei tre portali d’ingresso – questo il commento dell’Onorevole Stefania Pezzopane. Una scelta assurda che non rispetta il luogo, la storia, la bellezza. E non tiene conto nemmeno della sicurezza. La Sovrintendenza che in altri tempi poneva giustamente vincoli a tutela del prestigioso monumento non ha nulla da dire? Ed alla Curia piace tutto ciò, avalla il delirio d’onnipotenza che ormai domina sulla unica e vera star della Perdonanza che è l’umile papa del Perdono?“.
Molto duro anche Alessandro Tomassoni, consigliere de Il Passo Possibile: “Davvero non c’è limite all’indecenza, al minimo rispetto per la città e per il valore spirituale della manifestazione. Ma la Soprintendenza ai beni culturali che dice?”.
“In tanti anni ho avuto rapporti franchi, a volte anche decisi, con la soprintendenza. Credo che da qualche anno sia complice ( mi assumo la responsabilità) dei casini che capitano in città – commenta anche l’ex sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che continua: “Quando ero, mi spiace per voi, sindaco, comitati, associazioni, bocciofile discutevano e contestavano tutto. Ora tacciono. Mo’ li so’ capiti…“.
“Ecco come viene pensata la Perdonanza dall’amministrazione Biondi: – dichiara Sinistra Italiana – si copre la facciata di Collemaggio per fare spazio allo spettacolo. L’Aquila non è Ibiza!”.
Caustico anche il consigliere Pd Stefano Palumbo che, su Facebook, scrive: “Vanno perdonati, purchè sinceramente pentiti“.
Abbiamo provato a contattare la Dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Cristina Collettini, che ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito.