Cavallari e Mariani sul problema delle liste d’attesa nelle Asl abruzzesi

07 Marzo 2025 - 11:34:35

Se la sanità abruzzese appare sempre più un malato…non proprio in via di
guarigione, le liste d’attesa si confermano il vero e proprio “tallone
d’Achille” di questo sistema che vede l’Abruzzo arrancare rispetto alle
regioni più virtuose d’Italia ed in netto peggioramento rispetto al
passato. Ciò è quanto emerso ieri, nel corso di una Commissione
Vigilanza fiume aperta alle 10:15 e conclusasi alle 18.50, nella quale
su richiesta del Consigliere di “Abruzzo Insieme” Giovanni Cavallari si
è parlato del problema delle lunghe liste d’attesa per l’erogazione di
prestazioni medico sanitarie presso la Asl di Teramo e, più in generale,
in tutte le aziende sanitarie abruzzesi. Nel corso della Commissione
sono stati auditi la Direttrice Dipartimento Sanità della Regione
Abruzzo Emanuela Grimaldi, il Direttore Generale della Asl Maurizio Di
Giosia e Sanitario Maurizio Brucchi, ed i rappresentanti della ANAAO
ASSOMED.

“Quanto emerso nel corso del dibattito conferma le nostre
preoccupazioni, più volte manifestate, sulla situazione in cui versa la
sanità in Abruzzo dopo sei anni di Governo Marsilio” sottolineano il
Consigliere Giovanni Cavallari e il Presidente della Vigilanza Sandro
Mariani. “Ormai le Asl abruzzesi sono sempre più obbligate a comprare
prestazioni in extrabudget dalla sanità privata perché non riescono ad
erogare i servizi richiesti dai cittadini nei tempi previsti dai LEA
(livelli assistenziali di base). Se a ciò si aggiunge poi la mancata
sincronizzazione tra i CUP (Centri unici di prenotazione) del pubblico e
quelli del privato il quadro che emerge descrive un vero e proprio caos
per il quale, solo a titolo esemplificativo, un cittadino potrebbe
trovarsi nella situazione di vedersi negata nel breve periodo una
prenotazione nel pubblico, salvo scoprire di poterla ricevere nel
privato entro pochi giorni…in convenzione con il SSR!”.

“Tutto ciò crea disagio per i cittadini e problemi per le Asl. Questo
dovrebbe portare la Regione a una riorganizzazione dei servizi sanitari,
certificata nero su bianco dall’attuale insostenibilità economica
dell’assistenza ospedaliera e territoriale alla luce dei conti della
sanità abruzzese” proseguono Cavallari e Mariani. “Ci sono azioni
infatti che non sono più procrastinabili tant’è che, nel corso della
Vigilanza, è emerso l’impegno da parte dei vertici della sanità
abruzzese di lavorare su di un CUP unico regionale e sul Documento di
armonizzazione di tutte e quattro Asl abruzzesi, due strumenti che
permetterebbero di erogare, su base regionale, tutte le prestazioni
sanitarie. Inoltre ciò consentirebbe di redigere finalmente un serio
piano di abbattimento delle liste d’attesa finalmente su base
regionale”.

“Purtroppo invece ad oggi un piano operativo per tagliare i tempi di
erogazione delle prestazioni sanitarie non viene ancora fatto, una
scelta che facciamo difficoltà a comprendere stante la presenza di
figure inserite all’interno del Decreto Legislativo 73/2004 della legge
107/2004 che così non hanno motivo di esistere. In sintesi non è
possibile, alla soglia del 2025, che un Direttore Generale o Sanitario
non possono sapere con certezza quando una prestazione “esce” dai tempi
previsti dai LEA a causa di una frammentazione delle prenotazioni e del
mancato dialogo tra pubblico e privato. Serve trasparenza nelle liste
d’attesa, perché la sensazione è che da questo caos a trarne vantaggio
sia qualcuno…ma non gli abruzzesi” concludono Giovanni Cavallari e
Sandro Mariani.

“La Commissione Vigilanza continuerà a monitorare, a Teramo come nelle
altre province, l’annoso problema delle liste d’attesa, ma la percezione
con la quale usciamo da questa seduta è quella di una sanità che va
rivista a livello centrale, ovvero su base regionale, dotando le aziende
sanitarie e il personale medico degli strumenti giusti per combattere
l’annoso problema delle liste d’attesa”.