07 Marzo 2025 - 16:22:04

di Martina Colabianchi

Presentato oggi al Ministero del Lavoro a Roma il nuovo badge elettronico di cantiere, uno strumento digitale per il completo monitoraggio delle presenze nei cantieri della ricostruzione del Centro Italia colpito dal sisma del 2016, attraverso l’accessibilità dei dati a tutti gli organi di controllo, per la tutela dei lavoratori e del tessuto produttivo. L’obiettivo del badge – affiancato dal settimanale di cantiere, che ogni venerdì dovrà essere redatto dalle imprese – è infatti evitare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata in una ricostruzione che, nel complesso, prevede lavori per 28 miliardi di euro, ma anche tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori degli oltre 8.100 cantieri di ricostruzione privata, a cui si aggiungono oltre 3.500 interventi pubblici.

Alla presentazione, insieme alla ministra Marina Calderone, hanno preso parte tra gli altri anche il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, il commissario straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, e il prefetto Paolo Canaparo, direttore della Struttura per la prevenzione antimafia.

L’introduzione del badge, stabilita dall’ordinanza speciale in deroga 216 del 27 dicembre scorso, avverrà gradualmente sostenendo le aziende anche con fondi per la formazione. Dalla data di pubblicazione – è stato spiegato – è infatti prevista l’introduzione entro un mese per i cantieri il cui valore complessivo dei lavori sia uguale o superiore a 500.000 euro; 12 mesi, per i cantieri il cui valore complessivo sia uguale o superiore a 258.000 euro; 24 mesi, per i cantieri il cui valore complessivo dei lavori sia uguale o superiore i 150.000 euro; 36 mesi, per quanto concerne tutti i restanti cantieri della ricostruzione.
Stanziati inoltre tre milioni di euro per garantire l’attività di formazione per le maestranze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, uso delle nuove tecnologie e cantiere digitale. I dati saranno infatti resi disponibili nell’ottica dell’interoperabilità tra piattaforme – con la sezione ‘Monitoraggio Cantieri’ nella piattaforma GE.DI.SI. – e con le più avanzate innovazioni, dall’Intelligenza artificiale ai digital twin.

Il badge di cantiere introdotto nella ricostruzione post-sisma 2016 «non è un adempimento in più» per le imprese, ma «una procedura che consente di avere sempre il contatto con quello che succede in cantiere e avere piena conoscenza di elementi importanti», come «la regolarità contributiva dei lavoratori» e dire «se la situazione dichiarata dall’azienda è regolare».

Così la ministra del Lavoro, Marina Calderone, per cui si tratta di «tutto un insieme di interventi che rappresentano anche un modello che si può esportare e che deve diventare un punto di riferimento per altre opere che andremo a svolgere». «Penso a Milano-Cortina – ha detto – ma anche ad altre grandi opere pubbliche che andremo a portare avanti in tutta Italia». Riferendosi ancora al cantiere post-sisma 2016, la ministra ha sottolineato che «parlare del più grande cantiere d’Europa dà la dimensione di quanto sia importante offrire ai lavoratori una dimensione lavorativa sicura».

La ricostruzione dei territori dell’Appennino centrale riguarda, infatti, un cratere dalla superficie di circa 8 mila chilometri quadrati suddivisi in quattro regioni (Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria). Ad oggi sono in corso oltre 8.151 cantieri di ricostruzione privata, mentre sono 12.289 quelli già conclusi. La ricostruzione pubblica conta ulteriori 3.537 interventi, il 50% dei quali (oltre 1700 cantieri, per un valore di 2,2 miliardi di euro) sono giunti alla fase di progettazione per cui, già nel 2025, potrebbero avviarsi i lavori, venendo così coinvolti nell’applicazione del badge e settimanale di cantiere.

«Legalità, sicurezza e trasparenza sono strettamente correlate – ha proseguito -, per portare avanti opere di queste dimensioni tutto deve essere svolto secondo i principi di legalità. Non prestare attenzione a questo tema – ha concluso la ministra – potrebbe rappresentare un rischio sul fronte della criminalità organizzata».

La ricostruzione post-sisma 2016 «è frutto di una sinergia complessiva di sistema che mi auguro possa essere riprodotta anche nel cantiere di Milano-Cortina». Lo ha detto il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco. «Il dato attuale e oggettivo – ha proseguito – è che è il più grande cantiere d’Europa e che va a meta giorno dopo giorno. L’obiettivo, anche attraverso l’introduzione del badge per il monitoraggio dei lavoratori, è portare avanti cantieri veloci in maniera trasparente e sicura».

In tema di legalità Prisco ha poi ricordato che «nel 2024 sono state emesse 29 interdittive Antimafia in cantieri della ricostruzione», e quindi «fermate sul nascere possibili infiltrazioni. Nel 2025 siamo a 4». Il sottosegretario ha infine sottolineato «la partecipazione e l’impegno delle imprese» e «il ruolo chiave dei professionisti». «Oggi – ha concluso il sottosegretario – la capacità di fare squadra porta al successo della ricostruzione».

Soddisfazione è stata espressa anche da Carlo Resparambia, coordinatore Ance per l’area sisma centro Italia. «Apprezziamo l’iniziativa del commissario Castelli che introduce il badge digitale nei cantieri della ricostruzione post-sisma 2016, alla quale abbiamo collaborato con l’obiettivo di rafforzare la tutela dei lavoratori».

«Stiamo portando avanti un percorso virtuoso che ci vede impegnati in sinergia, imprese e sindacati, grazie al nostro sistema bilaterale – ha aggiunto Resparambia – che nelle regioni colpite dal sisma sta garantendo un’intensa attività formativa, di aggiornamento e di controllo in materia di sicurezza. «L’esperienza nelle aree del cratere post sisma rappresenta un prezioso laboratorio di buone pratiche, che offre strumenti importanti non solo per affrontare le emergenze».

Nel 2023 nella sola regione Marche sono stati effettuati 818 corsi formativi, per 1.579 ore formative medie e 8.261 allievi formati. In Abruzzo sono stati 1.019 i corsi formativi, per 2.296 ore formative medie e 10.507 allievi formati.