21 Agosto 2023 - 17:13:57

di Martina Colabianchi

La città dell’Aquila sta per entrare nella settimana della Perdonanza Celestiniana, settimana preceduta, come è noto, da aspre polemiche circa il posizionamento del palcoscenico, che ospiterà gli eventi clou della manifestazione, molto a ridosso della facciata della Basilica di Collemaggio.

Proprio in merito a questa vicenda, il senatore del Partito Democratico Michele Fina ha annunciato che, nei prossimi giorni, depositerà un’interrogazione al Ministro della Cultura.

L’Amministrazione comunale dell’Aquila fa parlare della Perdonanza più per le polemiche che sta generando che per la grandezza dell’evento, il quale dovrebbe avere una risonanza internazionale e, invece, si perde in una gestione non all’altezza – così in una nota il senatore. La decisione in merito all’installazione del palco nei pressi della Basilica di Collemaggio fa registrare, da giorni, proteste e indignazione. Siamo di fronte non solo a scelte logistiche e organizzative, ma piuttosto allo svelamento di un approccio nei confronti di un appuntamento tanto importante: si mette al primo posto la mondanità dell’evento e poi il messaggio universale di Celestino, fino al punto di mortificare la Basilica e la sua facciata. Dentro questa riflessione la grave decisione di allestire il palco dei concerti a ridosso di una delle facciate monumentali più belle del mondo è solo l’elemento che chiarisce quale cultura di governo e quale sensibilità anima i decisori politici. E d’altronde anche la Sovrintendenza alle belle arti, nel rilasciare l’autorizzazione ‘a condizione’ per il montaggio delle strutture ha sentito l’esigenza di precisare come sia necessario attenersi “ad un uso dello spazio sacro e monumentale della Basilica di Collemaggio dedicato alle sole celebrazioni religiose, sotteso anche all’iscrizione del rito della Perdonanza Celestiniana, nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità” “.

“Ripartendo proprio da questo autorevole richiamo e per fare piena chiarezza sull’iter tecnico amministrativo, a supporto della decisione politica, che ha determinato la realizzazione delle infrastrutture di pubblico spettacolo, depositerò nei prossimi giorni un’interrogazione al Ministro della Cultura. Lo ritengo un contributo utile affinché ogni decisione, e ogni connessa responsabilità, non restino celate dietro la procedura burocratica, ma abbiano l’ulteriore vaglio di un chiarimento istituzionale aperto e trasparente a disposizione della città e della sua pubblica opinione“.