01 Aprile 2025 - 11:28:24

di Martina Colabianchi

La Asl 1 si starebbe apprestando a chiudere il punto nascite ed il blocco parto dell’ospedale di Sulmona per consentire l’esecuzione dei lavori nell’ala “Bolino”, finanziati con i fondi del Pnrr.

Il sindacato Conaratos apprende con preoccupazione la notizia, accogliendola come «l’ennesima avvisaglia di ridimensionamento, se non di soppressione, della branca dell’Ostetricia unitamente al Punto nascite che attualmente assicurano alla popolazione del Centro Abruzzo una potenziale, ma anche effettiva capacità assistenziale alle gestanti, alle partorienti, alle puerpere, ai nascituri ed ai neonati, così espropriando tutte le donne del Centro Abruzzo della possibilità di affidare la maternità alle professionalità rinvenibili nell’ampia Area dell’Abruzzo “ulteriore” che fa capo al comprensorio Peligno, all’Alto Sangro ed all’Alta Val Pescara», scrive il presidente Antonio Santilli.

«D’altronde questa ulteriore avvisaglia ben si inserisce in quella logica di smantellamento o comunque di pesante ridimensionamento che, da qualche tempo, aleggia in alcuni velenosi anfratti del potere politico, di cui taluni si fanno megafono e talaltri silenziosi, ma non disinteressati sostenitori, anche a livello locale».

«Questo Comitato non intende piangere sul latte ormai versato, e quindi fin da ora rivolge il proprio monito, a futura memoria, a quanti dovrebbero far sentire la propria voce a sostegno e difesa di questo territorio. Nel contempo, qualora effettivamente dovesse essere interrotta l’assistenza ostetrica ospedaliera  e l’attività del Punto nascite, fin da ora auspichiamo che le donne del Centro Abruzzo preferiscano rivolgersi alle qualificate strutture di Pescara e del Chietino alle quali la nostra proposta referendaria sarà rivolta, essendo ormai maturi i tempi che vedono in questa area metropolitana il centro degli interessi regionali e la stessa allocazione del capoluogo di Regione; il che consentirà anche di evitare quegli sprechi che derivano dall’attuale pendolarismo (tra L’Aquila e Pescara) di organi e di apparati regionali e, magari, – conclude Santilli – di ridurre quell’addizionale Irpef che sta per essere regalata ai contribuenti abruzzesi da una amministrazione che annoverava tra i primari obiettivi quello della riduzione delle tasse».