18 Aprile 2025 - 08:51:44
di Martina Colabianchi
«Lo studente deve essere posto al centro di ogni iniziativa, con un’attenzione concreta ai suoi bisogni formativi, sociali e psicologici. Oggi si consolida una visione nuova della missione dell’Adsu, che guarda allo studente come baricentro dell’azione pubblica e rinnova, dopo anni, un dialogo stabile e strategico con l’Università dell’Aquila».
Lo ha detto Michele Suriani, direttore generale dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) dell’Aquila, partecipando, assieme a Luca De Leonardis, funzionario dell’area Diritto agli Studi, al convegno nazionale “Le dimensioni individuali, collettive ed organizzative del benessere delle studentesse e degli studenti all’università“, che si è svolto nei giorni scorsi al centro congressi “Luigi Zordan” dell’Aquila.
Suriani ha partecipato alla tavola rotonda “Il diritto allo studiare bene“, moderata da Remo Job, docente dell’Università di Trento, insieme a Michela Pilot, direttore generale dell’Università di Bergamo, Pietro Di Benedetto, direttore generale dell’Università dell’Aquila, Pierluigi De Berardinis, consigliere del Rettore per l’edilizia dell’Università dell’Aquila e Mario Rosatone, presidente del Consiglio studentesco dell’Università dell’Aquila.
«Un messaggio chiaro, ribadito da più parti nel corso dei lavori – spiega ancora Suriani -, è stata la centralità dello studente nelle scelte e nelle azioni di ogni soggetto coinvolto nel sistema universitario. L’Adsu è da sempre al fianco degli studenti e delle studentesse con un impegno concreto nella gestione di servizi essenziali. Partecipare a momenti di confronto come questo significa rafforzare un sistema integrato in cui il benessere, anche psicologico e sociale, è riconosciuto come condizione necessaria per il successo formativo e personale».
All’evento sono intervenuti con le loro relazioni il rettore Edoardo Alesse, i rettori dell’Università di Macerata, John Mc Court, e di Foggia, Lorenzo di Muzio. Sono intervenuti il presidente dell’ANVUR, Antonio Felice Uricchio, Pietro Di Benedetto, Direttore Generale dell’Università dell’Aquila, Michela Pilot, Direttrice Generale dell’Università di Bergamo, Gabrielle Coppola, Delegata del Rettore per la disabilità e DSA dell’Università di Bari Aldo Moro e Anna Grimaldi del Consiglio GEO, Remo Job dell’Università di Trento e Mario Rosatone, presidente del Consiglio Studentesco dell’Università dell’Aquila, che ha dato voce ai bisognidelle studentesse e degli studenti.
A distanza hanno presentato il loro prezioso contributo Giovanna Spatari, rettrice dell’Università di Messina, delegata CRUI alle politiche di genere, Marcella Gargano, direttrice Generale delle Istituzioni della formazione superiore MUR ed Ester Cois, presidente CUG dell’Università di Cagliari e presidente della Conferenza Nazionale degli organismi di parità delle Università Italiane.
L’aspetto inedito del convegno, organizzato dall’UnivAQ, dalla CRUI e da GEO e, a livello local,e dal professor Massimo Casacchia, è stato quello di favorire il dialogo tra università e le istituzioni territoriali, come il Comune e l’Azienda per il diritto allo studio, sinergia necessaria per costruire una rete solida in favore della qualità della vita delle studentesse e studenti che rappresentano una compente rilevante di circa 20.000 persone rispetto ad una popolazione di 60.000 abitanti e che fanno dell’Aquila una città universitaria che sta crescendo rimarginando le ferite del sisma che ancora lascia i suoi segni in una ricostruzione asincrona.
Parità di genere, i bisogni degli studenti stranieri, desideri espressi ed inespressi degli studenti, sbocchi professionali ed educativi e lo straordinario ruolo dei servizi di counseling nell’accompagnare e sostenere studentesse e studenti nel loro percorso di studio.
In relazione a quest’ultimo punto, nell’ambito di uno dei sei tavoli di discussione del convegno, sono state riportate le prime esperienze condotte nell’ambito dei progetti PROBEN finanziati dal MUR proprio a supporto dei servizi di counseling universitari. A moderare il tavolo di discussione è stata la responsabile del Servizio di ascolto e consultazione per studentesse e studenti dell’ateneo, Rita Roncone, che ha presentato dati preoccupanti raccolti, in particolare, dall’anno della pandemia del Covid-19, e dalla professoressa Maria Giulia Vinciguerra, responsabile dell’attività sportiva prevista da PROBEN Me.Mo. L’evento ha posto i riflettori sul benessere della comunità accademica che emerge come un diritto prezioso da difendere e sostenere in un contesto di dialogo continuo e sinergico con il territorio e con il mondo del lavoro, in una città in progressiva e fiduciosa rinascita.
Alla fine del convegno si sono poste le basi per una forte politica di sinergia tra le componenti interne in una comunità accogliente che cresce per la presenza dell’università sul piano culturale ed economico, un’occasione che ha visto la partecipazione di 70 università e più di 200 contributi da parte delle differenti parti interessate al benessere degli studenti e delle studentesse.