18 Aprile 2025 - 11:25:27
di Tommaso Cotellessa
Il polo di economia dell’Università degli studi dell’Aquila continua a essere al centro di polemiche e malumori. Dopo la conferma del trasferimento del dipartimento previsto per settembre nell’area di San Basilio — dove le attività didattiche saranno ospitate in parte nelle aule del Dipartimento di Scienze Umane e in parte negli spazi del vicino Centro Congressi Zordan — nuove criticità emergono dalla sede attuale di via Acquasanta.
A denunciarle è l’Unione degli universitari (Udu), che segnala condizioni ritenute ormai insostenibili per studenti, studentesse e personale docente. Il primo nodo riguarda la chiusura della mensa universitaria, avvenuta lo scorso 24 marzo, senza che sia stata individuata alcuna soluzione alternativa per garantire un servizio di ristorazione essenziale per la comunità studentesca.
Ma non è l’unico disagio: a peggiorare la situazione è la presenza del cantiere del futuro carcere minorile, attivo proprio nei pressi delle aule. Secondo quanto riportato dai rappresentanti del sindacato studentesco, le lezioni si svolgono quotidianamente con un sottofondo costante di rumori provenienti da ruspe e martelli pneumatici, compromettendo la qualità dell’insegnamento e della partecipazione.
Per l’Udu dunque l’attuale sistemazione temporanea si sta trasformando in un vero e proprio ‘polo-cantiere’, inadeguato alla vita universitaria.
Gli studenti chiedono perciò all’ateneo soluzioni immediate per migliorare la vivibilità della sede provvisoria, garanzie certe sul trasferimento a San Basilio a partire da settembre, e soprattutto un piano chiaro per il servizio mensa, con modalità di fruizione compatibili con le nuove sedi, considerate le difficoltà logistiche e la limitata capienza della mensa di via dell’Arcivescovado.
Il sindacato nel frattempo resta in attesa di risposte ribadendo la necessità di un impegno comune per garantire il diritto allo studio e una qualità della vita degna di una città universitaria.