18 Aprile 2025 - 18:18:45

di Redazione

Il passo lento, cadenzato e sincronizzato, diventa metronomo dello stesso corteo. Lo struscio, l’incedere trinitario, sono in tanti a ripeterlo lungo la processione, circa 250 in saio rosso, che formano un corpo solo ed un’anima sola. trinitari dell’Arciconfraternita di Vico dell’ospedale accompagneranno questa sera, dalle ore 20 (all’imbrunire), la storica processione del Venerdì Santo di Sulmona, per il 198/o anno di fila.

La prima edizione, stando agli archivi, risale al 13 aprile 1827 quando la Congrega dei Nobili lasciò il testimone proprio ai trinitari. Una città in pieno fermento, pronta ad accogliere la fiumana di turisti. L’attesa, in particolare, si tocca con mano nei vicoli del centro storico.

Lì l’accoglienza diventa ancor più viscerale ed ancestrale. C’è chi prepara una croce. Chi accende una candela. Perché, come ripete con la voce rotta dall’emozione uno degli abitanti, la “processione passa sotto casa”.

L’avvio della processione, che simbolicamente ricorda la traslazione di Gesù deposto dalla croce verso il sepolcro, sarà preceduto da una riflessione del vescovo. La chiesa sarà aperta alle 18. Da quel momento tanti sulmonesi e centinaia di turisti la visiteranno, per accostarsi per pochi commoventi momenti al catafalco con la bara del Cristo Morto, al tronco, la grande croce vellutata cremisi che apre la processione e alla statua dell’Addolorata.

Poi il corteo, con le prime note della marcia funebre e subito dopo il canto del Miserere, si avvierà verso via Ciofano, attraversando via Corfinio, via Barbato, la villa comunale, corso Ovidio, via De Nino, via Angeloni e piazza Garibaldi dove avverrà il simbolico “scambio” con i confratelli di S.Maria di Loreto, in mozzetta verde, quelli della rappresentazione pasquale della Madonna che scappa; poi l’ingresso dei trinitari in piazza Plebiscito e intorno alla mezzanotte il rientro in chiesa, preceduto dalla preghiera finale del vescovo, davanti alla chiesa dell’Annunziata.

Occhi puntati sul coro composto da 124 elementi che riproporrà i versi del salmo 50: Miserere, la versione di Raffaele Scotti, Amplius, Tibi Soli, Ecce.

Uno sguardo ai simulacri, la bara del Cristo e la statua dell’Addolorata. Ad aprire il corteo sarà il Tronco, l’opera di Nicola Gizzi del 1752 in velluto cremisi, recentemente restaurato a cento anni esatti dall’onorificenza assegnata da papa Pio XI.