07 Maggio 2025 - 13:17:25

di Tommaso Cotellessa

Dopo il tragico evento di Rigopiano, il tema del rischio valanghe è salito al centro dell’agenda delle istituzioni abruzzesi, imponendo una nuova consapevolezza sulla sicurezza in montagna.

In quest’ottica si è svolta oggi in Regione una riunione preliminare con la Protezione Civile, con al centro l’area di Monte Portella, nel comprensorio del Gran Sasso. Presente al tavolo anche l’assessore del Comune dell’Aquila, Fabrizio Taranta, che ha illustrato le finalità dell’incontro e le azioni già in atto.

«È importante fare una premessa”, ha dichiarato Taranta, “perché la Regione Abruzzo ha approvato già da qualche anno l’RPV, ovvero la Carta Regionale del Pericolo Valanghe. Dopo la sua adozione, i singoli Comuni erano tenuti a redigere la propria carta del rischio valanghe. In questo percorso, il Comune dell’Aquila si è distinto come il più virtuoso, non solo a livello regionale ma probabilmente anche nazionale, essendo il primo ad aver completato e approvato la propria mappatura dei siti valanghivi».

Una mappatura dettagliata, dunque, che individua le zone a maggior rischio sul territorio comunale e, in particolare, quelle che insistono sul massiccio del Gran Sasso. Tra queste, l’area di Monte Portella riveste un’importanza cruciale, non solo per la sua conformazione geografica, ma anche per la presenza di strutture turistiche e della funivia, attualmente chiusa per interventi tecnici.

«Abbiamo deciso di approfittare della chiusura temporanea della funivia, necessaria per la sostituzione delle funi, per fare un punto della situazione insieme a tutti gli enti interessati – ha spiegato Taranta – Questo ci permette di analizzare le azioni già intraprese – come i paravalanghe in costruzione sull’area di Vena Rossa – e di programmare in modo coordinato i prossimi interventi in vista della riapertura»

L’obiettivo è garantire le migliori condizioni di sicurezza a residenti, operatori turistici e visitatori del Gran Sasso. In questa direzione va anche l’elaborazione e il perfezionamento della documentazione tecnica necessaria per attestare l’adeguatezza delle misure di prevenzione e mitigazione del rischio valanghe.