09 Maggio 2025 - 12:49:27

di Redazione

«Leggendo il progetto di fattibilità redatto dal Comune dell’Aquila e siamo contenti di ritrovare, nell’oggetto dell’appalto, praticamente tutti i suggerimenti che avevamo avanzato oltre un anno fa, il 10 gennaio 2024, attraverso un comunicato in cui auspicavamo la realizzazione dell’opera e ci preoccupavamo di esporre anche delle linee guida a cui ispirarsi».

Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali Enrico Verini e Gianni Padovani riguardo il progetto del mercato coperto di piazza D’Armi.

«Ritroviamo con soddisfazione le stesse parole, la stessa sequenza che avevamo suggerito, a cominciare dalla necessaria ambizione che a struttura sia ispirata alle migliori tradizioni già esistenti in varie città europee come il Santa Caterina a Barcellona, il Greenwich Market a Londra, il Markhalle Neun a Berlino – sottolineano – Oltre a questo ritroviamo accolti i nostri suggerimenti di un anno fa: una struttura polivalente che diventi possibilmente anche centro di aggregazione nel quale, intorno alla vendita dei prodotti alimentari, si sviluppi anche una tradizione di ristorazione di base” tala da rendere l’opera come un centro riqualificante e aggregativo che estenda la semplice funzionalità di vendita. La necessità che vengano rispettati princìpi fondamentali per una visione di città, che tenga conto di elementi qualificanti prioritari, quali la bellezza architettonica dell’edificio e la corrispondenza del mercato con le abitudini della popolazione. La correzione estetica dell’ingresso della città, oggi piuttosto desolante, dando una qualificazione visiva importante anche per le persone provenienti dall’ingresso ovest autostradale. La funzionalità tecnica tale per cui (qui sono riportate esattamente le nostre parole) la struttura sia improntata alla alla migliore conservazione dei prodotti, soprattutto garantendo la qualità e la salubrità delle derrate alimentari; alla sicurezza, comodità e tutela della salute dei venditori e dei compratori; alla comodità e facilità di accessi e di parcheggi per il pubblico; ai collegamenti con i trasporti pubblici».

I consiglieri precisano, tuttavia, l’assenza nel documento presentato dal Comune, alcuni altri aspetti: «La necessità della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, anche e soprattutto nei mesi estivi, che deve diventare un paradigma organizzativo necessariamente da considerare nella programmazione quotidiana da parte di tutte le autorità pubbliche. A tal riguardo, anche per abbracciare un senso di modernità che deve ispirare ogni azione nella nostra città, ci rammarichiamo del fatto che l’opera non si sia agganciata all’ordinanza commissariale n. 97 del 2024 sulle linee guida e avviso pubblico per i comuni per la creazione delle Comunità per le energie rinnovabili (Cer) a cui però, ad oggi, non è seguito alcun avviso del Comune per la presentazione dei progetti (su questo tema annunciamo sin da adesso che stiamo approfondendo lo stato dell’arte e che presto presenteremo una riflessione pubblica)».

«Ad ogni buon conto siamo Consiglieri comunali, seppur di minoranza, il cui ruolo è quello, appunto, di consigliare. Lo abbiamo fatto, l’amministrazione attiva ha correttamente recepito le nostre proposte, ed oggi possiamo esprimere soddisfazione perché , pur senza avere ruoli esecutivi, strutture amministrative e staff a disposizione, siamo riusciti a incidere positivamente sul futuro della nostra città che merita attenzione anche nelle periferie (come in questo caso), troppo spesso lasciate un po’ abbandonate», concludono Verini e Padovani.