22 Maggio 2025 - 16:10:51

di Martina Colabianchi

Il Partito Democratico regionale sul piede di guerra dopo l’annuncio del drastico taglio del Governo nazionale ai fondi destinati alle arterie stradali delle province italiane. All’Abruzzo toccherà un taglio pesantissimo che raggiungerà, per il biennio 2025-2026, il 70% dei fondi previsti per la manutenzione delle strade.

I tagli andrebbero a beneficio del “sogno” del Ponte sullo Stretto, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, per cui il Governo pensa di investire 13,5 miliardi di euro.

Sul tema, il consigliere regionale del Pd Antonio Di Marco, in qualità di vicepresidente della Commissione Ambiente, Infrastrutture e Territorio del Consiglio regionale, ha depositato una risoluzione con cui chiede «al presidente Marsilio e alla Giunta di attivarsi immediatamente con il Ministero delle Infrastrutture per contrastare il pesantissimo taglio del 70% dei fondi previsti per la manutenzione delle strade provinciali abruzzesi. Una scelta grave, miope, che colpisce in particolare i nostri territori interni, da anni in difficoltà nel garantire l’ordinaria manutenzione e la sicurezza della rete viaria e che, se motivata dall’esigenza del Governo di mettere insieme risorse che rendano realizzabile il Ponte sullo Stretto, risulta essere un ulteriore schiaffo alle comunità locali».

«Marsilio si faccia sentire a Roma, perché abbiamo bisogno di evitare questo salasso letale per le casse e le competenze degli enti provinciali – sottolinea Di Marco – . Salasso, perché le risorse che erano state previste per il biennio 2025-2026 – circa 19,8 milioni di euro, vengono ridotte a 5,9 milioni, un colpo durissimo per una regione come l’Abruzzo, dove spesso non esistono alternative viabili in caso di emergenze. Letale, perché arma i territori l’uno contro l’altro con l’inaccettabile motivazione, emersa in sede di conferenza Stato-Regioni, che i tagli servano a dirottare i fondi verso grandi opere come il ponte sullo Stretto. La mia proposta è chiara: rivedere progetti velleitari come la velocizzazione della Pescara-Roma, che così com’è rischia di essere irrealizzabile e da cui si potevano attingere fondi allo scopo; riformularli con una visione sostenibile, efficace, meno costosa e più compatibile con le esigenze dei territori; evitare che a pagare il prezzo delle grandi narrazioni infrastrutturali siano ancora una volta le Province, i Comuni e i cittadini, soprattutto quelli delle aree più fragili che già vedono le infrastrutture viarie che necessitano di manutenzioni attese da anni e che sono pesantemente a rischio sul fronte della sicurezza stradale di chi le percorre, sia persone che merci».

«Non possiamo accettare che l’Abruzzo venga privato di risorse fondamentali per finanziare spot elettorali: la manutenzione delle strade non è un lusso, è un servizio, oltre che una priorità di sicurezza e di equità territoriale. E se il Governo nazionale taglia, la Regione non può restare a guardare, riproponendosi come bancomat di turno, all’occorrenza del partito dominante o degli alleati di coalizione», conclude Di Marco.

Molto duro anche il consigliere regionale Dem Pierpaolo Pietrucci. «Il vicepremier Salvini, a Sulmona per appoggiare la campagna elettorale della destra alle prossime amministrative, in una sala conferenze che certo non era la piazza XX Settembre riempita nel 2019 per le regionali, è stato costretto a raccogliere la giusta denuncia che è arrivata del Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, sui tagli del Governo alla rete viaria provinciale: “Non ci tiriamo indietro. Ascoltiamo e incontriamo tutti”. Per un allarme di questa portata che non arriva né da Lenin nè da Marx, ma da un amministratore del territorio di Fratelli d’Italia, mi sembra un po’ poco», scrive.

Se per il biennio 2025-2026 i fondi destinati all’Abruzzo avrebbero un taglio di quasi 14 milioni, sul medio termine – spiega Pietrucci – il quadro non è migliore: «sul periodo 2025-2028, la riduzione è di 24 milioni e le risorse passerebbero da 49,6 milioni a 25,8 milioni di euro. Si tratta di strade che aspettano di essere riparate da anni, lavori di ammodernamento e messa in sicurezza che erano stati promessi e che, a questo punto, difficilmente potranno vedere la luce».

«Mentre Salvini continua a inseguire sogni mediatici che nel suo Ministero di competenza iniziano e si fermano al Ponte sullo Stretto, il Governo sottrae milioni di euro destinati alla sicurezza sulle strade provinciali del Paese, ignorando i cantieri reali e urgenti di una provincia estesa e sofferente come la nostra».

«Le conseguenze saranno devastanti in termini di sicurezza per cittadini, lavoratori e imprese che utilizzano migliaia di chilometri di strade provinciali, – conclude Pietrucci – ma sarei sorpreso se gli eletti abruzzesi della Lega di livello nazionale, regionale e del capoluogo che sono andati ad applaudirlo ieri a Sulmona, avessero posto la questione, serissima, che ci si para davanti come un macigno con la richiesta di soluzioni immediate, non di tavoli infiniti e inconcludenti».