05 Giugno 2025 - 17:05:15

di Tommaso Cotellessa

Una ferma e netta presa di posizione quella presa da alcuni esponenti delle opposizioni che accende il dibattito nel Comune dell’Aquila.

Dopo il voto contrario della maggioranza all’Ordine del Giorno che chiedeva la condanna del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu per il genocidio in corso nella Striscia di Gaza, le forze di opposizione hanno tenuto una conferenza stampa per denunciare pubblicamente quella che definiscono una scelta grave, imbarazzante e disumana.

A parlare con parole dure sono state le consigliere e i consiglieri Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa), Stefania Pezzopane e Stefano Albano (Partito Democratico), e Lorenzo Rotellini (Alleanza Verdi Sinistra), promotori dell’Ordine del Giorno bocciato in aula martedì scorso con dieci voti favorevoli e diciassette contrari.

«Gli interventi di alcuni esponenti della maggioranza sono stati caratterizzati da ambiguità e disonestà intellettuale, rivelando la reale volontà imposta dal Sindaco: non votare l’Ordine del Giorno – ha dichiarato Simona Giannangeli – Non condannano Netanyahu né il genocidio in corso perché il governo Meloni mantiene rapporti stretti con un esecutivo accusato di crimini contro l’umanità. È una posizione moralmente insostenibile».

La consigliera ha puntato il dito anche contro l’atteggiamento del Sindaco Pierluigi Biondi: «Si vanta di aver assegnato una casa a un cittadino palestinese come se fosse una gentile concessione personale, dimenticando che si tratta di un diritto. Intanto, ignora la sentenza della Corte Penale Internazionale che ha riconosciuto Netanyahu come responsabile di crimini contro l’umanità».

Anche Stefania Pezzopane del PD ha espresso forte indignazione:

«Abbiamo presentato l’Ordine del Giorno per condannare il genocidio in corso, con migliaia di bambini e bambine massacrati. Ci aspettavamo un voto unanime, come avvenuto per la condanna degli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Invece, il Sindaco ha fatto di tutto per affossare la proposta. È stato uno spettacolo vergognoso».

Pezzopane ha poi attaccato duramente la coerenza politica della maggioranza: «Si calpesta il messaggio di Celestino V e si difende l’ambigua posizione del governo Meloni, che oggi resta in silenzio davanti a crimini evidenti, come il bombardamento di scuole, ospedali, campi profughi».

Dal fronte di Alleanza Verdi Sinistra, Lorenzo Rotellini ha aggiunto:

“Nella Striscia di Gaza è in corso una tragedia inaccettabile. Donne, bambini, famiglie vengono uccisi, le infrastrutture distrutte, l’accesso a cure, acqua e cibo negato. Non si tratta di danni collaterali: sono crimini. Organizzazioni come Amnesty International parlano di genocidio. Chi può, deve chiamare le cose con il loro nome. Netanyahu va processato per crimini di guerra. La mobilitazione pubblica è oggi più che mai un dovere morale.”

Stefano Albano, capogruppo del Partito Democratico, ha infine sottolineato il legame diretto tra la posizione del Comune e quella dell’esecutivo nazionale:

«Il voto contrario della maggioranza è frutto dell’imbarazzo del Sindaco rispetto alla condotta della Premier Meloni, che non ha mai condannato Netanyahu, pur essendo lui indicato dalla Corte Penale Internazionale come criminale di guerra. Anzi, la Premier ha persino espresso dubbi sulla Corte stessa. È evidente che dietro ci sono rapporti politici, economici e militari che non si vogliono mettere in discussione, nemmeno davanti a crimini contro l’umanità».

I consiglieri di opposizione invocano dunque chiarezza e coraggio sollecitando chi governa, a tutti i livelli, a scegliere da che parte stare.