05 Giugno 2025 - 19:09:55

di Tommaso Cotellessa

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha risposto con fermezza alle accuse rivolte dalle opposizioni in Consiglio comunale in seguito alla bocciatura dell’ordine del giorno presentato dalle consigliere Simona Giannangeli e Stefania Pezzopane, con il quale si chiedeva la condanna del premier di Israele, Benjamin Netanyahu, l’interruzione dei rapporti tra governo italiano e israeliano e l’apposizione della bandiera palestinese all’esterno del palazzo municipale.

Per il primo cittadino infatti il documento non era volto a raggiungere la pace, ma si presentava piuttosto come «una presa di posizione parziale e ideologica, del tutto sbilanciata».

«È inaccettabile – ha dichiarato Biondi – che un tema drammatico e complesso come il conflitto in Medio Oriente venga piegato a logiche di propaganda locale”

Il sindaco è poi entrato nel merito delle criticità da lui riscontrate nel testo proposto dalle due consigliere, e condiviso dall’opposizione, segnalando che il documento non faceva alcun cenno alla strage del 7 ottobre, agli ostaggi israeliani e all’organizzazione terroristica che va sotto il nome di Hamas.

«Parlare di pace senza condannare la violenza di chi usa i civili come scudi umani, inneggia alla distruzione di Israele, perseguita gli oppositori, tortura gli ostaggi, sfregia le donne con l’acido perché non indossano il velo e inneggia alla distruzione dello Stato di Israele è un esercizio ipocrita e pericoloso. Pensare, poi, di interrompere le relazioni commerciali tra i due Paesi quando la bilancia è a nostro favore, è deleterio per il popolo italiano. Addirittura, il consigliere Lorenzo Rotellini ha indicato Israele come ‘stato criminale’ e quando gliel’ho contestato ha preferito glissare, dimenticando che si tratta dell’unica democrazia in Medio Oriente».

«Chi oggi pretende di dare lezioni di umanità – prosegue Biondi – dovrebbe avere il coraggio di dire che non esiste giustizia senza verità, che la difesa della popolazione palestinese non può mai coincidere con la giustificazione di gruppi che seminano morte e distruzione».

«Il governo italiano, nella sua interezza, ha assunto una posizione equilibrata: cessate il fuoco, protezione dei civili, soluzione politica fondata sul principio dei ‘due popoli, due Stati’. Questo è anche il nostro riferimento istituzionale e valoriale. Le strumentalizzazioni di chi scambia il Consiglio comunale per un talk show ideologico non aiutano nessuno, tantomeno chi soffre realmente sotto le bombe o il giogo del fondamentalismo. L’Aquila – conclude il sindaco – è città plurale e di pace. Lo dimostriamo ogni giorno con atti concreti, non con slogan pensati per fare notizia un giorno e per dividere per sempre».