20 Giugno 2025 - 11:07:18

di Martina Colabianchi

In seguito alla quarta seduta in III Commissione consiliare sul tema, le minoranze in Consiglio comunale a L’Aquila tornano ancora una volta a denunciare la condizione di disagio vissuta dai pazienti in seguito al trasferimento della U.O.S.D. di Riabilitazione territoriale dalla sede di Collemaggio al container del G8 dell’ospedale San Salvatore.

Una conferenza stampa tenutasi a palazzo Margherita, voluta dalla consigliera comunale Simona Giannangeli da sempre attenta sulla vicenda, ha messo in luce una preoccupazione che non può e non deve essere sottovalutata e che incide sulla continuità e della qualità di un’assistenza fondamentale.

Agli attacchi delle opposizioni comunali, che avevano denunciato tra le altre cose la mancanza di spazi adeguati per pazienti e personale medico e una rampa d’accesso estremamente difficoltosa da percorrere per i pazienti in sedia a rotelle, avevano risposto a stretto giro i vertici aziendali della Asl rassicurando sul fatto che all’interno della struttura sono stati compiuti lavori programmati per migliorare la qualità della permanenza dei pazienti e dei loro familiari, nonché dei medici.

Ma non basta. Per le minoranze, è infatti inaccettabile che la Riabilitazione territoriale sia stata spostata in un container e chiedono una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale e, in particolare, del sindaco Pierluigi Biondi assente in Commissione.

«Abbiamo registrato, durante i lavori della Commissione, la totale indifferenza del sindaco che non era presente e gli assessori presenti inizialmente hanno, poi, lasciato i lavori rendendo di fatto impossibile proseguire la discussione – spiega Giannangeli -. Noi non ci fermeremo perché riteniamo che la riabilitazione territoriale abbia diritto ad un’allocazione dignitosa, adeguata, congrua. Si tratta di pazienti di ogni età che si sottopongono a trattamenti delicatissimi. Stare in un container nel 2025, in una città capoluogo, lo riteniamo davvero una vergogna inaccettabile».

«Per queste ragioni, -conclude – abbiamo chiesto l’aggiornamento di questa Commissione alla presenza del sindaco. Non intendiamo arretrare in una battaglia di civiltà e di diritti».