25 Giugno 2025 - 15:34:07
di Martina Colabianchi
«Che la Regione Abruzzo abbia dato l’assenso in Conferenza Stato-Regioni alla mattanza degli uccellini è un dato di fatto: resta ancora da capire se Imprudente sia stato scavalcato nella decisione presa a quel tavolo e poi persino tenuto all’oscuro o se davvero ci sia in giro una sorte di sindrome dissociativa. Ovvero se qualcun altro della Regione che ne aveva l’autorità o del Ministero, ha preso posizione per conto dell’Abruzzo, tenendo all’oscuro Imprudente, Gabini e compagnia cantando. Oppure qualcuno che non ne aveva l’autorità in sede di conferenza Stato-Regioni ha millantato, commettendo quindi il reato di falso, l’esistenza dell’adesione da parte della Regione Abruzzo. Insomma tutto sarebbe avvenuto a loro insaputa. Chi potrebbe essere questo soggetto?».
Così, in una nota, il consigliere regionale Dem Pierpaolo Pietrucci che annuncia una doppia richiesta di accesso agli atti presentata alla Regione e al Ministero.
Non accenna quindi a placarsi la polemica politica attorno alla caccia ai volatili, in particolare a storni e fringuelli, che la Giunta regionale avrebbe autorizzato dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni.
L’assessore con delega all’Agricoltura, caccia e pesca Emanuele Imprudente, dal canto suo, aveva a più riprese replicato che il calendario venatorio della Regione non riporta quanto denunciato da Pietrucci e da altri partiti politici dell’opposizione e associazioni animaliste.
«L’importante adesso – prosegue Pietrucci – è aver fermato la mattanza grazie al polverone alzato da 42 associazioni ambientaliste e dai Consiglieri regionali di opposizione. Non credo tuttavia che la tigna dimostrata nel voler controbattere instancabilmente al mio, comprensibilissimo, orrore sulla strage degli uccellini, derivi dall’aver compreso la gravità della decisione presa: le conseguenze del via libera alle fucilate (che siano cerbiatti, cervi, fringuelli o storni) non intaccano la coscienza dell’assessore; si tratta piuttosto della ricerca spasmodica dell’impunità sociale, che questa destra al governo, cerca sempre di ottenere miscelando sapientemente menzogna, vittimismo e tracotanza politica».
«Oppure il tentativo dell’assessore di evitare l’ennesimo pubblico ludibrio che si sarebbe sommato a quello dei cerbiatti, al tentativo di ridurre il Parco Sirente-Velino, al taglio della Riserva del Borsacchio, alla trasformazione del SIC del Gran Sasso d’Italia in Zona Speciale di Conservazione, ecc. Per chiudere la querelle a Imprudente basterebbe votare a favore della mia Risoluzione, dimostrando che si può sbagliare ma anche ravvedersi; oppure non gli resta che abbracciare definitivamente la doppietta».
«In questo caso – prosegue ancora il consigliere – spieghi almeno come verranno dedotte le motivazioni e come verranno effettuati i controlli necessari per contenere la mattanza in quei numeri e per quelle specie: il fringuello, per esempio, è una specie che vola imbrancata con altri passeriformi (anche protetti) e non arreca danni alle colture: cacciarlo significherebbe condannare migliaia di uccellini di altre specie».
«La tutela del territorio passa anche da una discussione concreta sulle conseguenze delle decisioni prese e i cittadini abruzzesi, non solo gli ambientalisti, hanno il diritto di essere informati, non di assistere all’ennesimo comunicato, opera di un ghost writer con toni da “agit prop”. Dopotutto, la Lega aveva fatto la sua fortuna con la Bestia. Poi ha ammazzato anche quella», conclude.