25 Giugno 2025 - 16:33:00
di Vanni Biordi
L’Aquila piange la scomparsa di Pasquale Corriere, una figura emblematica e un pilastro della vita politica e sociale della città per decenni. A celebrare la funzione, il frate passionista Pasquale da Lucoli.
La notizia della sua morte ha suscitato profondo cordoglio.
Pasquale Corriere è stato un uomo di straordinaria passione e generosità, dedicando una vita intera a far nascere e migliorare le opportunità per L’Aquila e il suo territorio, con un’attenzione particolare alla montagna. La sua carriera politica è stata tra le più longeve nel panorama comunale aquilano: consigliere per otto mandati e assessore per oltre 35 anni, ha condiviso quasi un trentennio di impegno civico a Palazzo Margherita.
Eletto consigliere comunale nel 1970 con la Democrazia Cristiana, ha partecipato a importanti scelte sotto la sindacatura di Tullio de Rubeis. Rieletto nel 1975, nel 1978 ha lasciato la DC per il Partito Socialista Italiano, contribuendo alla nascita della prima Giunta di sinistra al Comune dell’Aquila. La sua militanza socialista lo ha accompagnato per tutta la durata del suo impegno politico e amministrativo, lavorando con tutti i sindaci che si sono succeduti, da Tullio de Rubeis a Cialente e Biondi.
In tutte le amministrazioni, Pasquale Corriere ha esercitato la sua capacità di impegno civico nella soluzione dei problemi della comunità e nella valorizzazione del territorio comunale. Ha dedicato grande attenzione alla delegazione di Camarda con le frazioni di Assergi, Filetto e Aragno, dove è stato promotore di iniziative e proposte, non sempre immediatamente comprese, come spesso accade agli amministratori che operano fattivamente. Ha inoltre valorizzato il rapporto con le città gemellate, in primis con Rottweil, città tedesca legata alla storia aquilana per la celebre stamperia aperta nel 1481 da Adamo di Rotweill.

La sua opera più assidua e appassionata è stata senza dubbio la valorizzazione di San Pietro della Ienca, l’antico villaggio alpestre di Camarda. Legando il luogo all’amore di Papa Wojtyla per il Gran Sasso e per la semplice chiesetta, ha contribuito a farla diventare nel 2011 il primo santuario dedicato al Beato Giovanni Paolo II, oggi Santo, che conserva una reliquia del pontefice polacco. Ogni aspetto di questo borgo è stato valorizzato sul piano religioso, culturale e turistico grazie al suo instancabile lavoro di promozione e ricerca di risorse finanziarie. A richiamare il pontefice da lui tanto amato, anche la bara scelta per l’eterno riposo, uguale proprio a quella di Papa Wojtyla.
A ciò si aggiungono importanti iniziative di richiamo, come la nascita dell’Associazione Culturale San Pietro della Ienca, il festival estivo agostano, l’istituzione del Premio “La Stele della Ienca” – che ha insignito importanti personalità e istituzioni pubbliche – e il piccolo Museo dedicato a San Giovanni Paolo II. Infine, il Giardino della Ienca, una rassegna letteraria e culturale che per diversi mesi anima il borgo con scrittori, poeti e musicisti di spicco. È un vero peccato che Pasquale non abbia potuto assistere all’edizione 2025 del Giardino, ulteriormente migliorato con opere di sistemazione ambientale e ampliamento.

La sua umanità, la propensione all’accoglienza e la semplicità con cui viveva l’amicizia lo hanno reso un naturale ambasciatore di San Pietro della Ienca e del Gran Sasso, facendo conoscere le meraviglie dell’Abruzzo montano a numerose personalità pubbliche, italiane e straniere. La sua memoria e i suoi meriti sono stati ricordati anche da importanti abruzzesi residenti a Ottawa, tra cui Nello Scipioni, attuale membro per il Canada del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM) e per molti anni Presidente del Centro Abruzzese Canadese Inc.
Il gruppo editoriale e giornalistico di LaQtv, A4 Quotidiano e Newstown si stringono attorno alla famiglia Corriere, alla moglie Irma e alle figlie Franca, Nadia e Roberta, esprimendo la più sentita partecipazione e vicinanza per la perdita del caro Pasquale.