16 Luglio 2025 - 19:07:52

di Redazione

Arte, rigenerazioni, comunità, abitare: quattro parole che descrivono l’ampio orizzonte del progetto che verrà realizzato nell’arco di cinque mesi, da luglio a novembre, con protagonisti 11 artisti da più Paesi del mondo in altrettanti comuni del cratere sismico 2009 come Barisciano, Acciano, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, Sant’Eusanio Forconese, Scoppito, Tione Degli Abruzzi, Tornimparte e Villa Sant’Angelo. Con attività specifiche per ciascuna comunità coinvolgendo abitanti, associazioni e istituzioni culturali, attraverso incontri, laboratori, attività formative e performative, mostre ed eventi di presentazione e restituzione. Con iniziative a cura anche di prestigiose istituzioni partner come il Teatro stabile d’Abruzzo, il Munda, Il Maxxi, e l’Università dell’Aquila.

Il progetto Arca è stato presentato nella sala consiliare di Barisciano, comune capofila, alla presenza del sindaco Fabrizio D’Alessandro, di Silvia Di Gregorio, direttrice artistica Arca, di Bedirhan Dehmen, artista, di Annalisa Scimia per il Museo Nazionale d’Abruzzo, di Leonardo Bizzarri per il Teatro stabile d’Abruzzo, Fanny Borel, per il Maxxi L’Aquila, di Raffaello Fico, titolare Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc), di Doriana Legge, per l’Università dell’Aquila, di Domenico Capanna per AppStart cooperativa sociale, dei sindaci, o loro rappresentanti, dei Comuni partner, di Assunta Perilli, tessitrice artigiana e di Francesco Paolucci, regista.

Il progetto è sostenuto dalla BCC e ha il patrocinio dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Del Cratere (Usrc), finanziato dal Programma Restart Priorità C”. Partner sono oltre agli 11 Comuni, al Teatro stabile d’Abruzzo, al Munda, al Maxxi, e all’Università dell’Aquila, anche The Current – center for contemporany art, associazione con sede nel Vermont negli Stati Uniti, la cooperativa AppStartOnlus e la Comunità 24 Luglio OdV

Ha esordito il sindaco D’Alessandro, nel fare gli onori di casa: «Il seme è stato gettato con il progetto Riabitare con l’arte di quattro anni fa, una iniziativa che ha riscosso un grande successo, che ha portato artiste e artisti anche a venire a vivere nel nostro territorio, poi c’è stato l’anno scorso il viaggio del Mammut che ha registrato un enorme successo. Esperienze che ci hanno abituato a fare rete, tra comuni e associazioni, ad allargare lo sguardo oltre i territori, unendo le forze nei progetti culturali e sociali, e in questo caso lo sguardo si fa internazionale».

Ha aggiunto Silvia Di Gregorio, direttrice artistica, «la volontà è mettere in campo e far germinare azioni che lascino traccia, che attivino energie nel e dal territorio. Il nome che abbiamo scelto, ‘arca’, esprime l’idea che non ci si salva da soli, che ogni singolarità e specificità è preziosa e collaborare è essenziale. L’arca custodisce ma anche si muove, naviga, cerca nuove possibilità di crescita e di sviluppo».

Primo artista arrivato dalla Turchia, già al lavoro a Scoppito dal 9 luglio fino al 3 agosto è Bedirhan Dehmen, coreografo, drammaturgo, sociologo, e professore associato.

«E’ un immenso piacere essere qui – ha detto Bedirhan -, non vedo l’ora di condividere il mio lavoro con la comunità e gli altri artisti, questo progetto incarna la mia idea di lavoro culturale. A Scoppito, paese bellissimo e ospitale, lavorerò sulla consapevolezza del movimento, in base ad una tecnica sviluppata a Istanbul, ci saranno tre giorni di laboratori partecipati con gli abitanti, un evento finale di restituzione e incontrerò anche colleghi artisti e danzatori del territorio».

Oltre a Bedirhan Dehmen a seguire gli altri artisti e i luoghi di attività, con un programma in via di definizione e completamento.

Yvonne Eckman (Svezia – Inghilterra), artista plastica 90enne, musicista, dimorerà e opererà a Fossa, dal 24 luglio al 7 agosto, Diana Gameros (Messico – Stati Uniti), cantante, insegnante di musica e attivista sociale, sarà a Villa Sant’Angelo dal 22 agosto al 22 settembre, Raquel Aversano (Argentina), artista plastico con predilezione per il marmo e la ceramica, fotografa sarà a Fossa dall’ 1 al 15 settembre.

In estate arriverà a Tione degli Abruzzi Ana Woolf (Argentina), regista e drammaturga, a settembre a Barisciano Indira Urrutia (Cile – Spagna), artista visiva e organizzatrice di comunità, Amirah Gazel, (Costa Rica), pittrice, fotografa, artista comunitaria e muralista, che ha già partecipato a Riabitare con l’arte, sarà ancora una volta ad Ocre, Petna Ndaliko (Repubblica Democratica del Congo), regista, organizzatore ed educatore comunitario e fondatore di Yole Africa, arriverà a settembre in un comune ancora da stabilire.

A seguire: Brian D. Collier (Stati Uniti), professore di arte e design, direttore di una galleria d’arte, artista interdisciplinare, sarà a Fontecchio ad ottobre. Arriveranno in residenza nel territorio interessato dal progetto anche artisti individuati in collaborazione con le curatrici del Performative del Maxxi L’Aquila, l’artista tessitrice cilena Daniela Pizzarro Torres e l’artista italiano Andrea Mori. Rokhsareh Ghaemmaghami (Iran – Germania), regista pluripremiata, sarà in residenza da metà ottobre a metà novembre, in un comune ancora da stabilire.

L’italiana Claudia Contin Arlecchino, attrice, regista, scenografa, insegnante di teatro, antropologa che ha approfondito in particolare la storia e le tecniche della Commedia dell’ Arte facendole proprie, opererà presso la Comunità 24 Luglio a novembre, portando poi in tre comuni partner il lavoro realizzato nel laboratorio partecipato insieme ad un suo spettacolo.

Ciascuna residenza sarà scandita da un evento di presentazione pubblica, da un laboratorio formativo partecipato di almeno tre giorni che coinvolgerà i residenti, un incontro con gli studenti e un evento- festa pubblica di restituzione. Ogni artista condurrà i laboratori formativi partecipati con linguaggi espressivi propri (arti pittoriche, plastiche, danza, installazioni site specific, fotografia, musica e teatro), realizzando un’opera partecipata frutto dell’interazione con i vissuti e la storia dei luoghi.

Merita un focus la residenza artistica nella Comunità 24 Luglio, immaginata come il “dodicesimo Comune” in cui rendere possibile l’interazione e la conoscenza reciproca tra gli utenti che frequentano il centro diurno e provengono dai diversi Comuni del territorio e l’artista ospite.

Il Munda organizzerà incontri formativi pubblici nei Comuni partner per divulgare la conoscenza di alcune delle opere d’arte custodite nel Museo, in particolare le Madonne lignee medievali, ricollegandole ai territori di provenienza anche in quanto depositarie di memorie collettive ed individuali.

Il Maxxi L’Aquila, ospiterà incontri di presentazione degli artisti, di invito alla cittadinanza alle attività di progetto e di restituzione finale di tutta l’esperienza.

Particolare attenzione è rivolta alla formazione giovanile, sono infatti coinvolti nel progetto le scuole del territorio e il Liceo Artistico Fulvio Muzi- IIS Bafile, con una serie di incontri laboratoriali con gli esperti del Munda e gli artisti internazionali per trasmettere saperi e competenze e favorire al contempo l’interculturalità.

II regista e videomaker Francesco Paolucci in collaborazione con l’artista d’animazione Erick Cuevas, in arte Nespy5euro, creerà un cortometraggio di finzione di cui saranno protagonisti territorio e abitanti per raccontare la poetica del progetto attraversando i paesi e coinvolgendo gli abitanti nel processo ideativo, creativo e produttivo.

La tessitrice artigiana di Campotosto Assunta Perilli ha già avviato laboratori di tessitura partecipata che creeranno negli 11 paesi un “cammino degli arazzi“, infine assemblati, in collaborazione con l’artista Massimo Piunti, in un’opera d’arte collettiva rappresentativa del territorio.

Ha commentato nel suo intervento in conferenza stampa il titolare Usrc Fico, «Questo progetto è in fondo è una prosecuzione di Riabitare con l’arte, che fu una scommessa realizzata subito dopo il Covid, per soli quattro comuni, un progetto di speranza, di ripresa sociale che sempre più ci riguarda. Da ingegnere quale sono è stata per me una scoperta quella dell’arte come potente attivatore di energie».

Per Fanny Borel del Maxxi L’Aquila «occorre dare continuità alle progettualità capaci di sortire un impatto che lascia qualcosa sul territorio, e anche per noi, sconfinando dall’iter quotidiano, sarà una bella sfida».

Annalisa Scimia per il Munda ha fatto osservare che «un museo è depositario di memorie collettive, di un passato che è presente, è luogo di ricerca, scambio e condivisione. In questo progetto, con storici dell’arte e archeologi organizzeremo un programma di incontri sul territorio, per divulgarne la conoscenza».

Per l’Univaq ha preso la parola Doriana Legge, «le residenze artistiche sono un baratto culturale, un reciproco scambio, e questo nel nostro territorio accade sempre più spesso, l’arte ha un linguaggio che rompe le barriere linguistiche e i confini».

Bizzarri per il Tsa: «La creatività è la parola chiave di questo progetto, che nasce dal tessere relazioni, dal fissare obiettivi, il Tsa è dunque chiamato a sostenere queste reti così estese e coese, come ente di produzione, conoscersi e riconoscersi è la forza che ci permette di attivare dinamiche virtuose sul territorio».

Per Domenico Capanna, del Punto luce che offre servizi socio educativi, «il senso di questa azione deve essere quello di riportare nei luoghi un po’ di meraviglia e un pò di desiderio. Con i sogni costruiamo luoghi, con i sogni costruiamo destini e persone. Chi vive ai margini non sogna, si ingobbisce sotto il peso delle difficoltà, non alza più lo sguardo al cielo , questi interventi sul territorio hanno il pregio di stimolare possibilità di crescita e relazione, oltre il quotidiano, di aprire lo sguardo».

Il progetto Arca è finanziato e reso possibile dal “Programma Restart Priorità C Progetto ARCA — Arte, Rigenerazioni, Comunità, Abitare anno 2025, D.L. 78/2015, c.m.i. legge 125/2015, Delibera CIPE 10.8.2016, n. 49 – GU n. 37 del 14.02.2017”.