01 Agosto 2025 - 16:43:39
di Tommaso Cotellessa
Un affondo duro e deciso quello mosso dalle forze di opposizione in Consiglio comunale contro l’amministrazione di centrodestra che governa il Comune. Al centro della vicenda l’annosa questione della nomina del comandante della Polizia municipale dell’Aquila.
«È paradossale che la destra paladina della sicurezza, che si riempie la bocca di lotta alla criminalità e teorizza lo stop all’immigrazione, lasci il corpo di polizia municipale non solo con una pianta organica sottodimensionata, ma anche senza un comandante oramai da anni – questo quanto scritto in una nota congiunta dai consiglieri Stefano Albano, Stefano Palumbo, Stefania Pezzopane, Paolo Romano, Simona Giannangeli, Lorenzo Rotellini e Alessandro Tomassoni – E che, nonostante ben 6 sentenze che gli danno torto, gli stessi strenui difensori dell’ordine e della giustizia, ancora non adempiano continuando a compiere atti illegittimi conditi da ricorsi che puntualmente perdono a spese della collettività».
Le forze di opposizione incalzano inoltre l’amministrazione anche a fronte della recente sentenza emessa dal Tar con cui viene disposto un intervento del Prefetto affinché vengano applicate le sentenze precedenti, una decisione che per i consiglieri non consiste in una semplice formalità procedurale, ma piuttosto in un vero e proprio commissariamento ai danni del sindaco Biondi e della sua Giunta, anche in considerazione del fatto che con il documento viene ritenuta illegittima anche la recente nomina di un comandante a scavalco con Ascoli Piceno
«Dopo ben 6 sentenze che hanno sistematicamente dichiarato illegittime le azioni intraprese dall’amministrazione comunale, con condanna delle spese legali a carico del Comune e dunque dei contribuenti, ci si aspetterebbe un’assunzione di responsabilità e una conseguente dimissione di massa. Sappiamo bene che questo non avverrà», concludono i consiglieri.
Ma nonostante ciò le forze del centro-sinistra invocano con fermezza le dimissioni dell’assessora Laura Cucchiarella, considerata la principale responsabile di quello che viene definito dagli esponenti politici come un vero e proprio «disastro».