07 Agosto 2025 - 16:20:10

di Vanni Biordi

L’Aquila, una città che da secoli porta i segni della storia si riconferma crocevia di spiritualità e riflessione.

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) “Fides et Ratio” ha presentato il convegno storico e pastorale “Il cammino della vita cristiana in un intreccio di speranza e pazienza. Celestino V e la cultura del perdono”, un titolo che è molto più di una semplice intestazione, ma un vero e proprio manifesto.

L’iniziativa, che ci sarà il prossimo 23 agosto a Palazzo dell’Emiciclo, non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio e carico di significato. Non possiamo, infatti, dimenticare la visita di Papa Francesco del 2022 e il Giubileo della Perdonanza, due eventi che hanno riacceso i riflettori su una tradizione che affonda le radici nel 1294, quando Papa Celestino V emanò la famosa “Bolla del Perdono”.
Il convegno, promosso dall’Associazione Culturale ISRRAQ “Fides et Ratio”, si propone di fare da ponte tra passato e presente. L’obiettivo principale è quello di riflettere sul significato profondo della Perdonanza Celestiniana, non solo come un evento storico e rituale, ma come un percorso di vita.

Il tema, “Il cammino della vita cristiana in un intreccio di speranza e pazienza”, è il cuore pulsante di tutte le riflessioni. L’evento ha voluto porre l’accento sulle sfide che l’uomo di oggi si trova ad affrontare, offrendo la tradizione celestiniana come una possibile chiave di lettura e di conforto.

Durante la conferenza stampa di presentazione, il vescovo dell’Aquila, Antonio D’Angelo, ha ribadito come la Perdonanza Celestiniana sia un dono per la Chiesa universale, un invito costante alla penitenza e alla misericordia. Un messaggio che lo stesso Papa Francesco, due anni fa, ha voluto riaffermare con la sua presenza, sottolineando l’importanza di questo anelito di pace in un mondo dilaniato da conflitti e divisioni.

Ciò che emerge con forza dalla presentazione del convegno è l’approccio multidisciplinare scelto dagli organizzatori. Se da un lato, infatti, la presenza di Mons. d’Angelo e di Don Emilio Gallo, ordinario di Storia della Chiesa, ha garantito un’analisi teologica e storica del messaggio celestiniano, dall’altro, l’evento ha voluto allargare gli orizzonti.

L’intervento del professor Walter Pozzi, storico degli Abruzzi, ha saputo contestualizzare la figura di Celestino V e la sua eredità, offrendo una visione laica e rigorosa.

La prospettiva si è poi arricchita ulteriormente da don Luigi Maria Epicoco, che ha affrontato il tema da un punto di vista filosofico-spirituale, analizzando la speranza e la pazienza non solo come virtù teologali, ma come veri e propri elementi costitutivi della vita umana. Questo approccio a tutto tondo dimostra la volontà di rendere il messaggio della Perdonanza non solo un argomento per gli addetti ai lavori, ma un’occasione di riflessione per un pubblico più vasto, che va oltre i confini della Chiesa.

L’evento presentato dall’ISSR si configura come un ulteriore passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale e spirituale dell’Aquila. Come ha sottolineato il direttore dell’ISSR, Don Daniele Pinton, l’iniziativa non ha come unico obiettivo la comunità aquilana, ma si pone come un faro per l’intera regione Abruzzo e oltre.

La Perdonanza Celestiniana, con la sua antica “Bolla”, si conferma così non una semplice celebrazione annuale, ma un messaggio sempre attuale, un invito costante alla riflessione e alla speranza in un mondo che ne ha sempre più bisogno.