08 Agosto 2025 - 10:32:35

di Tommaso Cotellessa

Oggi, venerdì 8 agosto, si celebra la Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, istituita con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° dicembre 2001 in memoria della tragedia di Marcinelle.

L’8 agosto 1956, nella miniera di carbone “Bois du Cazier” in Belgio, persero la vita lavoratori di diverse nazionalità: tra loro 136 erano emigrati italiani, molti dei quali abruzzesi.

Il Governo italiano, in questa data, ricorda tutti i connazionali caduti sul lavoro in patria e all’estero e, in osservanza dei valori richiamati dall’articolo 1 della Costituzione, invita le amministrazioni pubbliche a promuovere e sostenere iniziative per onorarne la memoria.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto per commemorare le rendere onore alle viitme della tragedia che avvenne 69 anni fa. Il capo della stato ha sottolineato:

«Dal 2001, la data dell’8 agosto è riconosciuta come la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. I gravi fenomeni in atto in diverse aree del mondo, dai cambiamenti climatici ai conflitti, spingono a flussi migratori non volontari, fattori che spesso innescano conseguenze con significative ricadute demografiche e sociali, incidendo sulle stesse condizioni di lavoro. La tutela dei lavoratori e la lotta contro ogni forma di sfruttamento restano un’urgente necessità, che risponde a principi di civiltà e a un dovere universale».

In occasione del 69° anniversario del disastro di Marcinelle, anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso il suo messaggio di memoria e cordoglio:

«Rinnoviamo il profondo debito di riconoscenza nei confronti dei nostri connazionali e della grande storia dell’emigrazione italiana. L’Italia non dimenticherà mai la catastrofe del crollo della miniera di carbone del Bois du Cazier di Marcinelle. L’8 agosto di 69 anni fa, 262 minatori persero la vita nel buio di una miniera, lontani dalle loro case e dai loro affetti, nell’adempimento del loro dovere. L’Italia ha pagato il prezzo più alto di questa tragedia europea e oggi rendiamo omaggio ai nostri 136 connazionali che, come tanti altri, furono costretti ad abbandonare la terra dove erano nati e cresciuti per cercare altrove maggiori opportunità di lavoro».

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha partecipato, a Manoppello, nel Pescarese, ha preso parte alla commemorazione delle vittime, culminata con la lettura dei nomi dei 60 minatori abruzzesi caduti nell’incendio del “Bois du Cazier” e la successiva deposizione della corona al monumento ai Caduti di Marcinelle.

«Ricordare quell’evento luttuoso – le parole del governatore – oltre ad essere un dovere, mi consente anche di esprimere l’orgoglio di essere il presidente della giunta regionale che, insieme al consiglio regionale, a quasi 70 anni di distanza da quella immane tragedia, ha finalmente costituito, con legge regionale, una Fondazione che ha il compito di continuare a tramandarne il ricordo».

«Tra l’altro – ha proseguito Marsilio – quest’anno, grazie ad una recentissima manovra di assestamento, abbiamo anche previsto la prima provvista per il suo funzionamento e speriamo di poter venire a inaugurare presto i locali e veder partire, finalmente, le attività rivolte soprattutto ai giovani studenti. Questo per evitare che la grande opportunità di aver sentito le testimonianze dalla viva voce delle persone e delle famiglie direttamente coinvolte nella tragedia di Marcinelle possa svanire con il naturale passare del tempo. Anche se – ha concluso il presidente della Regione – il fatto che, di recente, libri, cinematografia e documentari si siano interessati, a più riprese, di questa tragedia, vuol dire che questo evento continua a essere presente nella società e a interrogare le coscienze».

Alla commemorazione, insieme a parlamentari e consiglieri regionali, ha partecipato anche il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.