20 Agosto 2025 - 18:58:37

di Martina Colabianchi

«Bene nuovi investimenti strutturali, ma serve anche rafforzare le risorse organiche».

È questo il monito di Mauro Nardella e Giuseppe Merola, segretari nazionali del sindacato di categoria Fsa Cnpp-Spp, in merito alla pubblicazione di una gara, del valore complessivo di oltre 45,6 milioni di euro, destinata all’ampliamento di nove strutture carcerarie tra cui quella dell’Aquila.

«Ci avrebbe fatto piacere, senza volerci cimentare in querelle sterili, una posizione della Garante Regionale dei detenuti, visto che ha giustamente condiviso a pieni voti il progetto, sulla carenza degli organici di polizia penitenziaria e del comparto Funzioni Centrali e sulle reali difficoltà delle carceri, che sicuramente non dipendono solo dagli ampliamenti delle strutture», proseguono.

Diverse sono le strutture, oltre a quella aquilana, messe a dura prova dal sovraffollamento e da una cronica carenza di organico nella Polizia penitenziaria. Basti pensare al carcere di Castrogno, a Teramo, dove il sovraffollamento è arrivato all’85% e dove episodi di violenza di detenuti contro agenti, e non solo, sono ormai all’ordine del giorno. A pesare, anche in questo caso, è la carenza di organico e una scarsa vivibilità dei carceri.

«Capiamo che uno dei problemi più gravi che vive il comparto penitenziario è quello di vederlo eccessivamente sovraffollato di detenuti, – continuano – però servono anche altre progettualità per garantire condizioni di vivibilità per la popolazione detenuta e benessere psico-fisico per i lavoratori. Caricare ancor di più le spalle degli sfiniti agenti di ulteriori detenuti quando non si hanno neanche più gli uomini per coprire i tanti posti di servizio caratterizzanti un carcere di massima sicurezza appare del tutto discutibile».

«Servono risorse adeguate e dignità per chi lavora in carcere, non serve solo costruire nuove sistemazioni detentive», conclude il sindacato.