17 Settembre 2025 - 09:44:15
di Redazione
«Non è solo questione di linee che cadono, di connessioni che saltano, di sistemi che si inceppano. È questione di dignità. Il dottor Paolo Costanzi, nuovo direttore generale della Asl 1, ha definito ‘intollerabile’ il malfunzionamento del Cup. Parole severe e giuste; intollerabile però, da anni, è anche e soprattutto la condizione dei locali stessi del Cup di Sulmona, ospitato nella Palazzina De Chellis: spazi angusti, inadeguati, privi della dignità che dovrebbe caratterizzare un servizio pubblico essenziale. Luoghi che, come abbiamo già avuto modo di affermare, ricordano più uno scantinato che uno sportello per i servizi all’utenza».
Lo scrive in una nota AVS – Alleanza Verdi Sinistra Sulmona.
«Il Cup non è soltanto una “macchina” che funziona o non funziona. È il volto immediato con cui il cittadino si misura con la sanità pubblica. Accogliere l’utenza in locali che sembrano uno scantinato non è soltanto un disagio materiale: è un segnale di scarsa attenzione verso la qualità del servizio e verso la dignità dei lavoratori – prosegue la nota – Lo abbiamo già denunciato e ad oggi siamo rimasti inascoltati. In passato era stato promesso lo spostamento del Cup all’interno dell’ospedale di Sulmona. Quell’impegno sembra svanito anche se, a nostro avviso, andrebbe mantenuto o, quanto meno, andrebbe trovata una soluzione alternativa, perché non si tratta di un dettaglio logistico bensì del buon funzionamento della sanità pubblica e del rispetto di chi vi lavora».
«Continuiamo a chiedere un minimo sindacale di dignità: una sala d’attesa decorosa e proporzionata al numero di utenti che quotidianamente accedono al servizio; servizi igienici adeguati, oggi del tutto assenti; il rispetto del D.M. 236/89 per l’abbattimento delle barriere architettoniche; almeno un’uscita di emergenza dai locali; un numero maggiore di sportelli per ridurre code che, nonostante l’impegno encomiabile degli operatori, restano interminabili – conclude – Non si tratta di pretese ma di necessità elementari – aggiunge la nota – Dal punto di vista politico e sociale ripetiamo ancora: la qualità dei luoghi di lavoro non è marginale ma incide sul benessere dei lavoratori, sull’efficienza dei servizi e sulla fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni. I Cup sono presidi di prossimità, luoghi in cui domande e bisogni incontrano risposte concrete. Se questi luoghi si presentano in condizioni indecorose, non ci stanchiamo di affermarlo, a rimetterci è l’intero rapporto tra cittadini e sistema sanitario. Invitiamo, nuovamente e ostinatamente, il direttore generale Costanzi a recarsi al Cup di Sulmona. Non un tavolo tecnico, non una dichiarazione mezzo stampa: venire, guardare, ascoltare e rendersi conto. Sulmona attende una risposta che non sia solo promessa, ma gesto concreto. Abbiamo riposto delle aspettative di cambiamento nei confronti del nuovo manager, non vogliamo rimanere delusi»
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