30 Settembre 2025 - 15:24:27
di Martina Colabianchi
Un’altra aggressione nel carcere di Sulmona, dove un detenuto ad ‘alta sicurezza’ avrebbe alzato le mani nei confronti di un assistente capo della polizia penitenziaria.
L’episodio, avvenuto lunedì, ha provocato la reazione dei sindacati, che segnalano la «pronta reazione dei commissari Francesco Arena e Francesca Aprile».
«Non c’è più trippa per gatti, o per meglio dire per i detenuti riottosi ristretti al carcere di Sulmona», sottolineano i sindacalisti. «Da quando sono arrivati i due funzionari all’istituto di via Lamaccio i tempi per i detenuti più ‘cattivi’ sono cambiati».
Resta tuttavia una situazione ancora difficile e critica anche per gli stessi detenuti, come emerso dalla recente visita dei segretari nazionali del Cnpp-Spp, Aldo Di Giacomo e Mauro Nardella.
Persiste inoltre un contesto problematico anche per «i diritti soggettivi resi ‘poltiglia amministrativa’ dalla nota carenza di organico e dalla mancata attuazione di politiche strutturali e strumentali capaci di rendere più facile la difficilissima vita professionale dei poliziotti», concludono i sindacalisti.
Proprio qualche giorno la notizia della rimozione della comandante della polizia penitenziaria del carcere peligno, Alessandra Costantini, trasferita a Prato dal Ministero a seguito di alcune ispezioni svolte dentro la struttura, dove, sempre secondo il Ministero, la gestione di detenuti e personale non è stata adeguata. Oltre alle aggressioni, a destare preoccupazione è anche la presenza di telefonini e droga dietro le sbarre, consegnate spesso a domicilio tramite droni.