17 Ottobre 2025 - 11:12:18
di Redazione
Si chiude con numeri straordinari, un bilancio eccezionale e un prestigioso riconoscimento nazionale la XVI Edizione del “Festival dell’Appennino, Inclusivo di Natura”.
La manifestazione, promossa dal Commissario Straordinario al sisma 2016 e dal BIM Tronto, con la fondamentale collaborazione dei BIM Vomano-Tordino Teramo, Nera Velino Cascia e Nera-Velino e delle Regioni Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, si è imposta come un vero e proprio motore di rinascita per l’Appennino del centro-sud Italia.
Il Festival ha toccato il record di oltre 30.000 presenze, consolidando la sua posizione di Festival dell’Appennino del Centro Sud Italia. Il successo è frutto di un ricco programma che per sei mesi – attraverso tre stagioni, dalla primavera all’autunno – è stato un vero e proprio viaggio lungo i sentieri dell’Appennino, unendo borghi, vette e comunità attraverso il filo conduttore che ha previsto 27 appuntamenti che si sono tenuti tra il 4 maggio al 12 ottobre 2025 in 28 comuni distribuiti nelle quattro regioni dell’Appennino centrale colpite dal sisma del 2016-2017: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
La manifestazione ha simbolicamente preso il via dal borgo più piccolo e suggestivo del Piceno, Palmiano, per poi ampliare la sua portata. Il culmine, in senso letterale, è stato raggiunto sul Terminillo, il massiccio
laziale che ha ospitato uno degli appuntamenti, a testimonianza della volontà di valorizzare ogni angolo del cratere sismico.
Oltre al successo di pubblico, la XVI edizione del Festival dell’Appennino ha ottenuto un prestigioso riconoscimento a livello nazionale: è rientrato nella selezione finale di 30 “buone pratiche” italiane per
un’Italia più sostenibile 2025 – AsviS. Essere tra queste 30 iniziative testimonia l’eccellenza del Festival
nel: rappresentare la diversità dei territori e delle loro esigenze, perseguire obiettivi concreti per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030) e adottare modalità efficaci di coinvolgimento e inclusione delle comunità.
Guido Castelli, commissario straordinario al sisma 2016: «Il Festival dell’Appennino 2025 si chiude con
numeri che certificano inequivocabilmente la bontà del lavoro svolto e con un messaggio chiaro: le nostre
aree interne non sono periferie, ma il cuore pulsante del Paese. In questi mesi abbiamo visto la forza delle
nostre comunità, la loro capacità di unire memoria e voglia di guardare avanti, di trasformare la fragilità in
coesione ed energia costruttiva. Il futuro dell’Appennino centrale passa da qui: dalla bellezza dei luoghi, dalla ricchezza del patrimonio storico, culturale e artistico e dal valore delle persone. Perché ciò di cui
hanno bisogno i nostri territori non è soltanto la ricostruzione materiale, ma anche la riparazione economica e sociale. L’Italia ha bisogno dell’Appennino centrale, dei suoi borghi, delle sue radici e della sua visione di futuro fondata su cultura, sostenibilità e innovazione. Sono queste le caratteristiche che abbiamo valorizzato attraverso questa manifestazione, resa possibile grazie al fondamentale contributo dei quattro Bim coinvolti, dei comuni che hanno partecipato e delle tante persone che hanno offerto il loro supporto affiche anche questa edizione 2025 fosse un successo».
Luigi Contisciani, presidente del BIM Tronto, ha dichiarato: «Queste oltre 30.000 presenze al Festival
sono il segno tangibile che l’Appennino ha una forza attrattiva immensa e un desiderio inesauribile di
rinascita. Abbiamo dimostrato che camminando insieme, dal piccolo borgo alla vetta, possiamo restituire
vitalità e futuro a questi territori. L’inclusione del nostro Festival tra le ‘buone pratiche’ selezionate per
l’iniziativa di Rapporto Territori 2025 ASviS ci onora e rafforza il senso del nostro impegno. Questo
riconoscimento non solo mette in evidenza come la collaborazione tra enti locali possa generare risultati
concreti in termini di sostenibilità, ma sottolinea anche il nostro contributo efficace al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare riguardo alla sostenibilità urbana e locale. Il successo del Festival dell’Appennino dimostra che un turismo lento, sostenibile e inclusivo è la strada maestra per un futuro resiliente».
Carlo Lanciotti, direttore artistico Festival dell’Appennino «Siamo giunti al termine di questa sedicesima
edizione con il cuore colmo di gioia e un bilancio che definire ‘straordinario’ è riduttivo. La risposta
entusiasta, in particolare nei luoghi di pregio naturalistico inediti che abbiamo voluto svelare, dimostra che la comunità del Festival è più viva e appassionata che mai. La nostra formula multidisciplinare, dove
musica, teatro e circo contemporaneo si sono fusi in un connubio unico, ha trovato la sua massima
espressione. Grazie di cuore a tutti gli artisti, ai partner, allo staff e, soprattutto al pubblico, che ha reso
questa edizione un trionfo indimenticabile».
Il Festival è promosso da Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 e Bim Tronto, con la
collaborazione di Bim Vomano-Todino Teramo, Bim Nera-Velino Cascia e Bim Nera-Velino Rieti,
Regione Marche, Regione Umbria, Regione Abruzzo, Regione Lazio, in sinergia con i 28 Comuni
dell’Appennino centrale, partner dell’evento, Camerino, San Severino Marche, Sarnano, Visso, Amandola,
Montefalcone Appennino, Montefortino, Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno,
Castignano, Comunanza, Cupra Marittima, Force, Montegallo, Montemonaco, Palmiano, Roccafluvione,
Castelli, Fano Adriano, Rocca Santa Maria, Cerreto di Spoleto, Preci, Sellano, Accumoli, Amatrice,
Micigliano, Rivodutri con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Appennino up e Mete Picene.