23 Novembre 2025 - 12:01:48

di Beatrice Tomassi

Una giornata dedicata alla tutela dell’ambiente e alla partecipazione attiva quella che si è svolta oggi a L’Aquila, sul Monte Pettino. Fin dalle prime ore del mattino famiglie, bambini e curiosi si sono radunati in Via Francia per partecipare alla riforestazione della cima, accolti dalle associazioni Ju Parchetto con Noi, Pro Natura L’Aquila e Le Api nel Cuore.

Loro, grazie ad un partenariato con il Comune e la collaborazione con i Carabinieri per la tutela della biodiversità e la sezione CAI dell’Aquila, hanno fornito guanti e attrezzi da lavoro ai partecipanti. L’obiettivo: incrementare la biodiversità locale e restituire alla città un polmone verde naturale martoriato dagli incendi di agosto 2020, quando andarono in fumo circa 800 ettari di boschi.

Il clima di entusiasmo e condivisione ha fatto da filo rosso alla mattinata, che è solo la prima di un totale di 6 uscite previste per far rinascere il Monte. 60 in tutto le piante che saranno messe a dimora.

«La montagna sta rinascendo ma va aiutata, soprattutto perché stanno rinascendo pini neri. – ha commentato Antonio Cicone, Ju Parchetto con Noi – Noi contiamo di riforestare usando piante autoctone (il pino nero non lo è) e più resilienti sia al cambiamento climatico ma anche a eventuali incendi. Quindi parliamo di querce, ornielli, frassini e roverelle».

«Noi siamo cittadini che abbiamo a cuore questa montagna e il progetto richiede non solo di piantare ma anche di prendersi cura innaffiando per i prossimi cinque anni queste piante», ha continuato, invitando poi chiunque voglia partecipare a dare il proprio contributo.

Si tratta di un appuntamento che guarda al futuro, promosso non solo per arricchire il patrimonio verde dell’Aquila, ma anche per ricordare l’importanza della partecipazione collettiva nella protezione dell’ambiente. Tra l’altro, l’iniziativa rientra nell’ambito di un più grande progetto ministeriale intitolato “Un albero per il futuro”.

«Queste piante andranno a far parte del progetto Un albero per il futuro” che prevede la messa a dimora in tutta Italia di piante. – ha spiegato il Colonnello Marta De Paolis, del nucleo Biodiversità dei Carabinieri – Significa che qualsiasi associazione, comune o anche scuola hanno fatto richiesta di piante, come in questo caso, queste andranno inserite sul sito del progetto che tutti possono consultare attraverso appositi QR code. Quindi oggi noi registreremo sul sito ogni pianta che metteremo a dimora e potrà essere seguita la sua crescita. Si potrà così monitorare il bosco diffuso che si verrà a creare in tutta Italia».