05 Dicembre 2025 - 10:35:21

di Redazione

«La Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha inviato una cartella esattoriale relativa a una prestazione sanitaria risalente al 2015.

Federconsumatori Abruzzo e Cgil dell’Aquila hanno presentato un ricorso al Giudice di Pace di Avezzano per chiedere l’annullamento e la sospensione immediata di una cartella esattoriale inviata dalla Asl1 a una cittadina di Avezzano.

La cartella era relativa a una prestazione sanitaria risalente al 2015 mai effettuata.

La documentazione è stata depositata il 4 dicembre presso il Giudice di Pace dall’avvocato Mirko Luciani, su mandato congiunto di Federconsumatori Abruzzo APS e CGIL dell’Aquila, in difesa della socia.

La cartella è stata notificata lo scorso 20 novembre dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione per conto della Asl1 ed è relativa, nello specifico, al presunto mancato pagamento di un prelievo previsto per il 10 dicembre 2015, disdetto tempestivamente dalla cittadina.

Federconsumatori Abruzzo e la Cgil dell’Aquila denunciano «un caso emblematico, tra i tanti, di opacità e vessatorietà della ASL1, che per un decennio non ha inviato alcun avviso, sollecito o comunicazione preventiva. Il primo atto notificato è stata direttamente la cartella esattoriale, un comportamento che viola i principi di buona fede, trasparenza e buona amministrazione.Il ricorso evidenzia molteplici profili di illegittimità, in particolare la prescrizione del credito. La ASl1 qualifica il tributo come ‘entrata patrimoniale’, riferendosi a un rapporto di natura privatistica (ticket sanitario). La legge civile prevede una prescrizione quinquennale per tali crediti: trascorsi 5 anni dal fatto (dicembre 2015), il credito si estingue. La cartella del 2025 è dunque arrivata con 10 anni di ritardo, rendendo il credito prescritto».

La ricorrente, assistita da Federconsumatori Abruzzo e CGIL dell’Aquila, ha sempre sostenuto di aver disdetto la prenotazione allo sportello. Nei dieci anni successivi non ha mai ricevuto richieste di pagamento, conferme scritte o comunicazioni di eventuali penali. La Asl1 non ha fornito alcuna prova documentale né della mancata disdetta né di invii precedenti. Il silenzio protrattosi per un decennio e l’invio diretto di un atto esecutivo senza preavviso contrastano con i doveri di lealtà e trasparenza che ogni Pubblica Amministrazione deve rispettare nei confronti dei cittadini.

Il ricorso, supportato anche dalla Cgil dell’Aquila, chiede la sospensione immediata dell’efficacia della cartella per evitare un grave danno economico alla cittadina e la sua cancellazione definitiva per i motivi esposti.

Federconsumatori Abruzzo e Cgil dell’Aquila lanciano pertanto un appello alla Asl 1 «affinché accolga l’istanza di sospensione e, in caso di sentenza favorevole, proceda all’annullamento in autotutela delle migliaia di cartelle esattoriali inviate. L’invio massivo di oltre 150.000 avvisi di pagamento ha creato profonda incertezza tra i cittadini, spesso chiamati a rispondere a richieste riferite a prestazioni molto vecchie, senza memoria o documenti per contestarle. Tale ricorso rappresenta un importante precedente per tutti i cittadini coinvolti. Federconsumatori Abruzzo e Cgil dell’Aquila continueranno a monitorare la vicenda e a offrire assistenza a chiunque riceva cartelle esattoriali contestabili, a tutela dei diritti e della trasparenza amministrativa».