Bando Fis: quattro progetti Univaq entrati in graduatoria

Sono quattro i progetti dell’Università degli Studi dell’Aquila finanziati ed entrati in graduatoria nell’ultimo bando Fis, il Fondo italiano per la Scienza.

Si tratta di un fondo istituito dal Ministero dell’Università e della Ricerca per finanziare la ricerca di base nei principali settori scientifici, dalle scienze della vita all’ingegneria, fino all’area medico-scientifica e alle scienze umane e sociali.

Quest’anno ha distribuito, in totale, 475 milioni di euro.

Alla presentazione alla stampa c’erano il Rettore, Fabio Graziosi, e i professori e ricercatori che hanno presentato i progetti premiati: Francesco Lambiase, Emanuela Radici, Angelo Aloisio e Antonio Maurizi.

«E’ un fondo che sostiene la ricerca fondamentale – dichiara il rettore Univaq Fabio Graziosi -. E’ importante che un Paese si concentri su questo e non solo sul trasferimento tecnologico, altrimenti si inaridiscono le fonti che alimentano la ricerca. Sono quattro progetti ai quali è stato riconosciuto un rilievo importante. Sono entrati nella graduatoria dei finanziabili, uno di loro non è arrivato per pochissimo ad essere finanziato ma oggi li vogliamo rappresentare tutti perché crediamo che sia il potenziale del nostro ateneo quello che conta. Questo avviene nel contesto in cui questa città ha performance importanti, complessivamente, tra Università e GSSI. L’Abruzzo è la nona regione in Italia in questo ambito, essendo la 14esima per popolazione. Questo è un importante risultato che connota questa Regione come una Regione orientata alla ricerca».

Tra i progetti entrati in graduatoria, tre rientrano nel settore fisica ed ingegneria e uno in scienze della vita. I primi tre sono “COngesteD Evolutions: the challenge of nonlinearities in crowd dynamics di Emanuela Radici, “NUPHAS: Novel Underground Particle Harvesting and Search” di Angelo Aloisio e “Non-linear and non-local gravity from the first principles” di Francesco Lambiase.

L’ultimo è “Role of PDIA1-ER stress-Autophagy axis in skeletal homeostasis” di Antonio Maurizi.