11 Dicembre 2025 - 15:57:06
di Martina Colabianchi
Il carcere minorile San Francesco dell’Aquila è stato al centro di una terza commissione consiliare, chiesta dalle opposizioni in Consiglio comunale per esaminare le criticità della struttura che erano state segnalate dalle organizzazioni sindacali, presenti alla riunione. Assente la direttrice dell’istituto o un suo delegato.
Dal confronto con i sindacati è emersa una situazione definita «grave e non più rinviabile»: organico della Polizia penitenziaria sottodimensionato, con 21 unità operative a fronte delle 51 previste; locali non ultimati; caserma agenti in condizioni precarie; aree detentive incomplete; assenza di mensa interna, armeria, cucina, biblioteca e spazi adeguati per i colloqui.
Giudicata insufficiente anche la risposta secondo cui l’organico sarebbe calibrato sugli ospiti presenti, alla luce dell’aumento dei minori detenuti legato al decreto Caivano e alla crescita dei reati nelle fasce giovanili.
Tutto questo mentre, come denunciano i sindacati, il carcere è già operativo ed attualmente occupato da 13 detenuti.
«L’Aquila non può accettare un istituto penale minorile aperto in fretta e furia, senza condizioni adeguate di dignità per lavoratrici, lavoratori e giovani detenuti», l’allarme lanciato dalla consigliera del Pd Stefania Pezzopane.
Proprio su proposta di Pezzopane, la commissione è stata aggiornata per ascoltare, in una prossima seduta, la direzione e tutte le sigle sindacali.
La consigliera ha inoltre annunciato che l’ordine del giorno approderà in Consiglio comunale per chiedere che il Comune rappresenti con forza le criticità al Governo e al Dipartimento per la giustizia minorile, sollecitando interventi immediati sull’istituto aquilano.
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