15 Dicembre 2025 - 15:59:20
di Martina Colabianchi
Il Forum H2O è tornato ad incalzare le istituzioni sulla messa in sicurezza del sistema Gran Sasso, ponendo l’accento sulla presenza di sostanze pericolose, la necessità di una gestione unitaria dei lavori e l’analisi approfondita del rischio sismico.
Riguardo l’allontanamento delle 1.000 tonnellate di nafta dall’esperimento LVD (Large Volume Detector) nei laboratori di fisica, il Forum H2O, pur riconoscendo l’iniziativa del Commissario Caputi, ha ribadito che nessun accordo di ricerca tra INFN e l’Accademia di Scienze russa può derogare alle leggi nazionali che tutelano la pubblica incolumità.
La rimozione delle sostanze pericolose, spiega il Forum, è stata imposta dalla Regione fin dal 2018, anno in cui la Magistratura ha anche sequestrato la captazione di acqua potabile, privando il territorio di miliardi di litri di risorsa idrica. Pertanto, ogni procrastinazione dell’allontanamento obbligatorio è ritenuta ingiustificabile.
Sulla gestione degli interventi, il Forum H2O ha espresso preoccupazione per l’eventuale autonomia con cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare procederebbe ai lavori nei laboratori sotterranei. Viene citato l’articolo 4-ter della Legge 14 giugno 2019, n.55, comma 10, che stabilisce testualmente: «La messa in sicurezza delle attività preesistenti, quali le gallerie autostradali e i laboratori, è garantita dagli interventi determinati dal Commissario straordinario». Questa disposizione normativa rende incomprensibile, per gli attivisti, la possibilità di procedere con interventi «a spezzatino», pensati e affidati da soggetti diversi dal Commissario.
Infine, particolare attenzione al rischio sismico. È noto che le gallerie autostradali e il sistema acquedottistico intersecano la Faglia di Campo Imperatore, classificata come attiva e capace. Questa faglia, oltre al potenziale scuotimento, è in grado di causare una dislocazione sul piano di faglia (la formazione di un «gradino»), che può tagliare strutture rigide, come già avvenuto in contesti sismici precedenti. La faglia si trova a poche centinaia di metri dai laboratori.
Il Forum H2O ha ricordato che le dichiarazioni relative al rischio sismico si sono finora concentrate solo sulle questioni «statiche», trascurando quelle «dinamiche». Si evidenzia che le opere di messa in sicurezza dovranno obbligatoriamente essere sottoposte a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che richiede espressamente di valutare «la vulnerabilità del progetto al rischio di gravi incidenti o calamità». Inoltre, si richiama il documento della Protezione Civile Nazionale sulla «Microzonazione sismica», che al paragrafo 8.3 «Programma infrastrutture» impone per le infrastrutture preesistenti un «specifico programma… per essere sottoposte a verifica, prevedendo specifici approfondimenti conoscitivi e interventi finalizzati alla minimizzazione dei rischi».
In allegato la nota inviata agli enti.
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