21 Giugno 2023 - 15:49:10
di Tommaso Cotellessa
È tornata a riunirsi questa mattina, all’interno della sala Eude Cicerone di Villa Gioia, la terza commissione consiliare del Comune dell’Aquila, che su convocazione delle opposizioni, ha trattato le tematiche legate alle politiche sulla disabilità.
La seduta di oggi rientra nel percorso avviato dalla commissione esattamente una settimana fa, quando i consiglieri si sono riuniti per l’audizione delle principali associazioni del territorio, ovvero di coloro che si trovano in prima linea nel far fronte alle tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione. L’ascolto è proseguito anche questa mattina con l’obiettivo di porre al centro le necessità e le esigenze delle migliaia di persone con disabilità residenti nella città dell’Aquila. L’intenzione infatti è quella di recepire le istanze che provengono dalle associazioni di settore per poi passare ad una seconda fase, ovvero il momento di sintesi in cui avanzare proposte.
Tra le questioni che la commissione dovrà affrontare primeggia quella riguardante l'”assegno di cura“, la misura d’assistenza dedicata agli individui fragili per il pagamento di caregiver o altre necessità, la cui erogazione è ferma al 2021. Accanto all’assegno di cura troviamo anche il progetto della vita indipendente, sono infatti due importanti assegni che lo stato passa alla Regione che poi provvede a passarli ai comuni, in ultima istanza i comuni assegnano alle varie persone con disabilità l’assegno.
Il fatto è che spesso, a causa di lungaggini burocratiche amministrative, l’assegno viene erogato con un pesante ritardo, negando così le somme che spettano di diritto alle persone con disabilità.
Se qualcuno l’avesse dimenticato dobbiamo ricordare che stiamo parlando di persone che già vivono una condizione di disagio a causa della mancanza di inclusione e accessibilità, e che in aggiunta si trovano lesi nella propria autonomia a causa del venir meno dei finanziamenti sui quali contano. Il peso di questi ritardi inoltre si è fatto ben più pesante a partire dal 1 gennaio del 2023, data in cui è stato disposto un aumento stipendiale da contratto nazionale per i lavoratori che si occupano dell’assistenza alla persona, ciò vuol dire che i versamenti stipendiali che ogni persona con disabilità deve pagare per il suo assistente sono saliti fino ad arrivare a somme di 1.800/2.200 euro mensili per un lavoratore che fa assistenza per 20/25 ore settimanali.
La denuncia che si è levata dalle associazioni dunque riguarda il progressivo impoverimento dei nuclei con persone fragili e la richiesta immediata di elargire le misure che spettano di diritto a questi ultimi, in modo tale da poter far fronte a tutte quelle spese indispensabili per la cura e l’autonomia della persona.
Oltre a questa tematica la commissione dovrà lavorare anche sulla progettazione dei centri diurni, per la quale a mancano ancora circa 200.000 euro, come riferisce il consigliere Paolo Romano, ma c’è anche da affrontare la questione più generale dell‘accessibilità a 360° a partire dal sito del comune, in modo tale da mettere gli utenti nella condizione di poter conoscere in maniera semplice, rapida e efficace i diritti e le misure di cui godono