24 Agosto 2023 - 19:52:00
di Martina Colabianchi
La dichiarazione di contrarietà del sottosegretario Vittorio Sgarbi rispetto al palcoscenico di Collemaggio si è velocemente trasformata in in duro botta e risposta.
Dopo la replica del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, che aveva accusato Sgarbi di aver preso la sua dura posizione perché “indotto dal centrosinistra” e dal “sentito dire”, dato che la facciata della Basilica sarebbe in realtà visibile a differenza di quanto accaduto durante le precedenti amministrazioni, il sottosegretario ha replicato a sua volta:
“Non comprendo la reazione stizzita dell’amico sindaco. Io ho criticato l’impatto del palco sulla facciata della Basilica, non l’amministrazione comunale. Comunque, nel merito, c’è poco da dibattere: le immagini sono inequivocabili; guardandole qualsiasi diversa valutazione non può che risultare grottesca. Non solo. La stessa Soprintendenza in una nota inviata al ministero osserva, senza alcuna possibilità di fraintendimento, che “dal punto di vista della godibilità del monumento, qualsiasi posizionamento ne preclude comunque la visuale. Affermare il contrario significa negare la realtà”.
“Il sindaco, – continua Sgarbi – tra l’altro, dovrebbe essere a conoscenza (ma dal tenore del suo intervento sembra proprio di no) che l’autorizzazione al montaggio del palco concessa al Comune era subordinata ad alcune prescrizioni, una di queste contenente un imperativo ineludibile: ‘sia garantita la più ampia visibilità della facciata della Basilica’. Ma vi è di più. Risulta agli atti che la Soprintendenza, consapevole del fatto che il palco oscura la facciata della basilica, ha sollecitato il Comune “ad un ripensamento nell’organizzazione degli eventi volto ad un uso del sagrato strettamente connesso alle sole iniziative a carattere religioso”.
“Ora, se il sindaco vuole trasformare una questione di tutela dei beni culturali in una polemica politica, libero di farlo. Ma una cosa sia chiara. Sulla tutela dei beni culturali decide il Ministero; non per un capriccio del Sottosegretario Sgarbi ma perché così stabilisce la legge”.
“Concludo con una proposta. Nel rispetto del principio di leale collaborazione tra le istituzioni, il sindaco sostenga la mia idea di cooptare all’interno del Comitato organizzatore della festa della Perdonanza un delegato della Soprintendenza”, conclude il Sottosegretario.