18 Settembre 2023 - 23:00:00
di Martina Colabianchi
A L’Aquila è scontro politico dopo che, su proposta dell’assessore Taranta, il Consiglio comunale ha dato il via libera alla modifica della composizione del comitato di gestione della riserva regionale Sorgenti del fiume Vera che passa, così, da 3 a 5 componenti. Lo scontro, acceso dai consiglieri de Il Passo Possibile, scaturirebbe dalla decisione di escludere l’ASBUC di Tempera dal neo-comitato di gestione.
Ma andiamo con ordine. Questa la struttura del nuovo comitato: oltre al dirigente e a un istruttore direttivo tecnico del settore Ambiente (quest’ultimo con laurea in scienze ambientali e adeguata specializzazione nella tutela delle acque) e a un rappresentante di un ente pubblico o di ricerca individuati all’interno della Regione o dell’Arta oppure ancora dell’università aquilana, con comprovata esperienza nella gestione delle aree protette e della conservazione della natura, si aggiungono due esponenti della comunità di riferimento, ovvero della frazione di Tempera.
Con un emendamento del consigliere Guglielmo Santella (L’Aquila Futura), controfirmato anche dai consiglieri Lorenzo Rotellini (L’Aquila Coraggiosa) e Paolo Romano (L’Aquila Nuova), i due rappresentanti, residenti o domiciliati in questa frazione, dovranno essere iscritti a un’associazione del terzo settore e avere una comprovata esperienza e conoscenza delle aree protette ricadenti all’interno della riserva del fiume Vera, con funzioni principalmente consultive. Il comitato di gestione viene designato con decreto del sindaco.
La delibera ha ottenuto 18 voti favorevoli (Fdi, Lega, L’Aquila Futura, Udc, Fi, L’Aquila Nuova, L’Aquila Coraggiosa), 3 contrari (Il Passo Possibile) e 3 astensioni (Pd e Azione con Calenda).
“Questa variazione – ha spiegato Guglielmo Santella, presidente della Commissione Gestione del territorio – è di notevole importanza perché consente l’inserimento nell’organismo di gestione di due membri individuati tra i cittadini di Tempera con particolari competenze afferenti al mondo della conservazione della natura e della tutela delle aree protette. Finora i tre membri del comitato erano espressione unicamente delle pubbliche amministrazioni. Con l’inserimento dei due nuovi esperti di riferimento del territorio, il Comitato riceverà un ulteriore contributo almeno in termini di conoscenza diretta delle aree della riserva e delle relative peculiarità”.
“La Riserva è una meraviglia della natura – ha proseguito Santella – ed è un’area naturale protetta di circa 30 ettari, attigua al centro abitato di Tempera, attraversata dal Vera, uno dei fiumi batteriologicamente più puliti d’Abruzzo, nei pressi delle cui sorgenti sorgono tre mulini ad acqua, di cui uno ancora funzionante, ed una cartiera risalente al 1717. L’ambiente selvaggio ed affascinante, con diverse cascate presenti lungo il corso del fiume testimoniano le virtù di queste acque, da valorizzare sempre di più come punto di interesse per turisti appassionati della natura incontaminata“.
“Spiace rilevare, purtroppo, che di recente il sentiero di visita, nella parte che costeggia la cascata, è stato interdetto con atto arbitrario e abusivo dell’ASBUC di Tempera, così come dichiarato dal presidente agli organi di stampa. Sul punto si osserva che tale sconsiderato gesto danneggiata principalmente la collettività, perché si ricorda che il pubblico interesse non può essere soppresso da chi si ritiene padrone di ciò che non gli appartiene“.
“L’auspicio invece – conclude – è che la fruizione e la conservazione della Natura vadano di pari passo lasciando a tutti la possibilità di visitare tali meraviglie”.
Soddisfatti i consiglieri comunali Paolo Romano e Lorenzo Rotellini:
Un altro piccolo risultato che portiamo a casa. Grazie all’ascolto del territorio, avevamo confezionato a febbraio un ordine del giorno che recepiva le indicazioni dell’abitato di Tempera e dava un nuovo slancio al comitato di gestione delle sorgenti del Vera con una valorizzazione ambientale e turistica di un luogo incantato del nostro territorio.
La delibera di Giunta che oggi è stata approvata in Consiglio Comunale ha ripreso buona parte di quanto avevamo proposto, in particolare l’allargamento del comitato di gestione da tre a cinque componenti al fine di valorizzare il territorio e il suo associazionismo, oltre alla tutela delle sorgenti con la Regione, l’Arta e l’Università.
L’unica cosa che mancava era il preciso riferimento alle associazioni di Tempera che non possono essere lasciate fuori ma che con un emendamento, condiviso con la maggioranza e l’assessore Taranta, verranno coinvolte nella gestione del Comitato.
Delusi, invece, i consiglieri de Il Passo Possibile che, per la struttura del nuovo comitato, avevano altre aspirazioni. Così, in una nota, i consiglieri Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni vanno all’attacco:
“Bocciando i nostri emendamenti sulla composizione del costituendo Comitato di gestione del fiume Vera, la maggioranza cittadina dimostra di non avere realmente a cuore le sorti del territorio di Tempera e di chi lo conosce al di là delle specificità ambientali già abbondantemente individuate nella Delibera.
Aumentando i componenti da 3 a 5 e ferma restando la giusta scelta di profili altamente qualificati in tema ambientale, lo ribadiamo, tra le figure professionali del Comune dell’Aquila, dei suoi Uffici di riferimento e di un terzo afferente il mondo della conservazione della natura, per quanto concerne i due rappresentanti della comunità locale questi, a nostra avviso, venivano “duplicati” nella stessa figura del solo Associazionismo locale con conoscenze ambientaliste, senza contemperare tutte le necessarie esigenze del territorio .Motivo per cui come PASSO POSSIBILE avevamo solamente chiesto di dare attenzione alla locale ASBUC, e, in subordine, all’ASBUC e alle Associazioni e Enti del Terzo settore ivi operanti da almeno 5 anni, semplicemente riferendoci con buon senso al dettato normativo vigente, la Legge regionale n.7 /2012 che, all’art.3 comma 2, permetterebbe alla ASBUC stessa persino di “sostituirsi” al Comune nella gestione della Riserva del Vera, in virtù dell’evidente conoscenza del territorio dei componenti eletti tra i cittadini di Tempera e non si capisce, ancor più, come non potrebbe farlo designando insieme ad altre Associazioni ed Enti l’espressione territoriale.
Escludere tutto ciò, senza un minimo di considerazione, appare solo uno sfregio a chi si spende da sempre realmente per rendere più bella e fruibile Tempera e tutelare fattivamente l’inestimabile patrimonio naturalistico e ambientale che caratterizza il locale Parco del Vera, ma almeno questo è sotto gli occhi di tutti quelli che lo vivono e lasciamo loro ogni tipo di considerazione che vada oltre ciniche esigenze e interessi di parte ( peraltro a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio direttivo della ASBUC locale!).
Male, infine, che l’iniziativa contrappositiva promani da chi di quel territorio fa parte e cerchi di rappresentarlo dai banchi della maggioranza in Consiglio comunale, non rendendosi conto di aver perso un’occasione di poter far partecipare un rappresentante di Tempera che avrebbe, a detta sua, l’unica pecca di conoscere bene quel territorio ma non l’Ambiente”.