05 Ottobre 2023 - 12:25:34

di Martina Colabianchi

Ottant’anni fa il barbaro eccidio di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana uccisa dai partigiani di Tito e gettata in una foiba per la sola colpa di essere italiana.

Stamattina, proprio in memoria della giovane, il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo ha deposto una corona di fiori sulla targa che la ricorda, a L’Aquila, in piazza Italia.

Noi ricordiamo Norma Cossetto perché forse è l’atto più brutale di violenza subita, perché fu stuprata, malmenata, e poi fu gettata ancora viva all’interno di una Foiba: ecco cosa significa la guerra – dichiara Santangelo. Furono i partigiani di Tito a fare questo grande scempio di questa ragazza che aveva 23 anni e aveva il sogno di studiare Lettere e filosofia”.

Noi ricordiamo ogni anno questo eccidio – prosegue – perché sia da monito per cos’è la guerra, per cos’è la barbarie umana e dove può portare questa violenza. Quindi nell’ottantesimo anno non potevamo mancare, non potevamo non ricordarla con una corona di fiori perché la città dell’Aquila, tanti anni fa, ha dedicato una strada a Norma Cossetto e noi, come istituzioni, come persone semplici, continuiamo a ricordarla ogni anno perché la memoria non venga dispersa“.

A seguire, la commemorazione è proseguita con la performance “Frammenti di Norma”. Presenti le autorità civili, militari e religiose, oltre alle associazioni combattentistiche d’arma.