12 Dicembre 2023 - 09:58:51

di Martina Colabianchi

Siamo particolarmente lieti del fatto che Palazzo Margherita sia stato riconsegnato alla collettività, stavolta davvero e non come la farsa dello scorso anno a scopo propagandistico dell’allora presidente del Consiglio Tinari. Ma la giornata di festa non può omettere – come sapientemente fatto dalla comunicazione dell’amministrazione che spesso confonde quella istituzionale con quella politica – il particolare, piuttosto preoccupante, dei dubbi che permangono sulla sua sicurezza a causa della torre civica ancora puntellata“.

È quanto affermano in una nota i consiglieri di opposizione al Consiglio comunale dell’Aquila Stefano Albano, Stefano Palumbo, Stefania Pezzopane, Elia Serpetti, Alessandro Tomassoni, Massimo Scimia, Emanuela Iorio, Simona Giannangeli, Lorenzo Rotellini, Enrico Verini Gianni Padovani.

Nel comunicato si fa riferimento alla relazione tecnica di verifica dell’efficacia delle opere provvisionali di messa in sicurezza della torre civica, acquisita e discussa dalle opposizioni poco prima dell’inaugurazione della storica sede del Comune, documento che ha confermato i dubbi preesistenti circa la sicurezza della torre. “Nella relazione tecnica a supporto del rientro degli uffici“, ricordano infatti i consiglieri, “sono contenute a chiare lettere delle osservazioni verso le quali esprimiamo molte riserve. Si legge, infatti, tra le altre cose, come sia di dieci anni la ‘vita’ delle opere provvisionali entro la quale esse possono costituire un elemento di sicurezza. Un arco temporale, ad oggi, abbondantemente superato per quanto riguarda la torre“.

Anche per questo, abbiamo voluto rappresentare i nostri seri dubbi sulla sicurezza dell’edificio al prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, informandolo dell’apprensione vissuta anche da molti dipendenti che da oggi sono in servizio nell’edificio“, aggiungono.

Oggi abbiamo voluto essere presenti alla cerimonia – rilevano i consiglieri – anche per essere al fianco proprio dei lavoratori, oltre che per assolvere al nostro dovere di rappresentanti dei cittadini, che saremo comunque chiamati a svolgere già da domani, quando è convocata la prima commissione a Palazzo Margherita, e a seguire in tutte le attività consiliari“.

Inoltre – concludono i rappresentanti delle opposizioni – la conclusione dei lavori, che nonostante i ripetuti annunci arriva con anni di ritardo rispetto a quanto preventivato e con la torre ancora puntellata per la scelta scellerata e di stralciarla dall’appalto integrato, non è da ritenersi né di destra né di sinistra, tantomeno merito dell’attuale amministrazione. Va infatti ricordato che i lavori sono stati avviati durante l’amministrazione Cialente“.

Non presente all’inaugurazione della ritrovata “casa degli aquilani”, e proprio anche a causa delle incertezze sulla sicurezza dell’edificio, invece, il consigliere Paolo Romano che, in un post su Facebook, ha spiegato le sue motivazioni alla vigilia dell’evento.

Sono sempre stato osservante del ruolo istituzionale che ricopro grazie al mandato dei cittadini, – scrive – attento agli oneri prima degli onori e rispettoso della sacralità dei luoghi istituzionali, ma domattina non parteciperò all’inaugurazione di Palazzo Margherita“.

“Non lo farò per due motivi: il primo è perché nessuno ha mai chiesto scusa per averci indotto a partecipare con l’inganno alla prima inaugurazione, un anno e mezzo fa, rivelatasi poi farlocca e animata da scopi meramente elettoralistici. Una inaugurazione che ha costretto un intero consiglio comunale a pietire da allora ricovero alla Regione per mancanza di una sede. Ma non parteciperò soprattutto perché nessuno dice chiaramente quali sono le condizioni della torre civica. Nel 2021 staccarono la torre dal progetto di recupero del palazzo per mancanza di finanziamenti; da allora hanno preferito inseguire date di possibili inaugurazioni (poi puntualmente smentite) invece di affrettarsi a trovare i soldi mancanti e procedere al consolidamento della torre: se lo avessero fatto, oggi sarebbe finita”.


Hanno però chiesto una relazione che doveva accertare la sicurezza della torre senza la quale, hanno scritto, non si sarebbe rientrati. Ebbene, l’estensore della relazione, arrivata pochi giorni fa, non si prende la responsabilità di un parere chiaro per l’impossibilità di fare controlli. Come opposizione abbiamo allora investito il prefetto dell’Aquila del problema: le scosse di terremoto non sono un lontano ricordo, qualche giorno fa ci sono state le ultime; si chiudono le scuole con la prudenza del caso per le verifiche necessarie e poi si riapre l’edificio simbolo della città senza che ci sia un chiaro parere sulla sicurezza?“, affonda il consigliere.

Quando convocheranno consigli e commissioni a palazzo Margherita sarò costretto a rientrarvi anche io per fare il mio dovere, come oggi sono costretti i dipendenti comunali che vi prestano servizio e che sono comprensibilmente preoccupati. Ma domani non c’è nulla da inaugurare, men che meno, a mio parere, da festeggiare. Ci vorrebbero serietà e sobrietà ma queste non appartengono all’attuale amministrazione“, conclude Romano.