13 Gennaio 2024 - 16:57:15

di Martina Colabianchi

Con la riapertura della funivia, tornata in funzione questa mattina, “la stagione invernale, salvo imprevisti, dovrebbe essere salva“.

Così Dino Pignatelli, Amministratore Unico del Centro turistico del Gran Sasso, ai microfoni de LaQtv a commento della ripartenza. Dopo che un esposto da parte un cittadino aveva segnalato problematiche relative all’impianto a fune, infatti, la funivia era stata sottoposta ai controlli del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ne ha, poi, permesso la riapertura dopo aver, però, imposto delle specifiche prescrizioni.

Tra queste, una riduzione della velocità massima di esercizio, la limitazione della capacità massima per ogni cabina che non deve essere superiore a 75 + 1 e l’obbligo di ispezioni visive sulle quattro funi portanti ogni giorno prima dell’apertura dell’impianto.

A partire dal 1º maggio 2024 l’esercizio dell’impianto dovrà essere sospeso. La successiva riapertura al pubblico potrà essere autorizzata solo dopo la sostituzione delle quattro funi portanti.

La sostituzione è l’unica cosa pesante perché, essendo stata anticipata di tre anni, ci ha tolto il tempo di preparazione” – spiega Pignatelli, molto duro sull’esposto all’origine della vicenda -. Purtroppo, gli esposti spesso vengono fatti senza sapere cosa si sta dicendo. Devo dire, però, che stamattina c’è stata una buona affluenza, segno che le persone hanno capito che tra le prescrizioni ci sono obblighi e numeri davvero assurdi, come quelli che riguardano la velocità imposta“.

In merito ai dubbi e alle tante polemiche politiche, che ancora non si placano, sulla sicurezza dell’impianto e su come tutta la vicenda è stata gestita, secondo alcuni in ritardo, Pignatelli ha dichiarato:

“Noi siamo riusciti a dimostrare al Ministero, all’Ansfisa, che le funi sono a posto, non abbiamo parlato solo per tranquillizzarli ma con i dati alla mano grazie agli esami fatti ripetutamente sulle funi. Saremmo degli incoscienti se facessimo funzionare l’impianto con qualche problema. Adesso dobbiamo fare subito i preventivi per la fornitura, ci vorranno 4-5 mesi per far produrre le funi, e poi altri 2-3 mesi per la posa in opera“.

Una prima giornata, in ogni caso, nel complesso positiva considerando la poca neve in quota e gli impianti di risalita ancora chiusi: hanno usufruito del servizio circa 150 persone tra ticket giornalieri e stagionali vidimate.