29 Gennaio 2024 - 09:44:56

di Martina Colabianchi

Sia il presidente Marsilio che l’assessore all’agricoltura e il cognato ministro alla sovranità alimentare Lollobrigida sanno perfettamente che la comunità europea non stanzierà un euro per i danni da peronospora perché non derivanti da calamità naturali imprevedibili bensì causati dai devastanti effetti del perdurare delle piogge e del maltempo, dunque ascrivibili tra i danni assicurabili“.

Così, in una nota, il coordinatore di Demos Abruzzo, Alfonso D’Alfonso, si esprime in merito al nuovo decreto varato dal Governo a fronte delle calamità naturali che hanno colpito l’Abruzzo, come altre regioni, facendo riferimento anche alla visita del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida nella Marsica di qualche giorno fa in cui, tra le altre cose, si è anche fatto cenno all’esclusione del Fucino dalle aree destinatarie dei fondi.

Invece di autocelebrarsi sventolando per “grandi” risultati la gestione ordinaria dei fondi per investimenti del PSR o dell’OCM – prosegue D’Alfonso – l’assessore all’agricoltura avrebbe fatto bene a rendere più accessibile il ricorso a polizze assicurative incentivandone in modo più efficace l’utilizzo. L’ormai conclamato cambiamento climatico in atto, negato solo dall’ignoranza di qualche rozzo politico della destra che ci governa, richiede strumenti più efficaci e flessibili, rivolti più alla prevenzione degli effetti dei fenomeni atmosferici che al loro incerto ristoro. Ribadisco “INCERTO” in quanto ad oggi, anche alla luce dei danni diffusi su tutto il paese, non si è minimamente parlato di stanziamenti di fondi statali o regionali, all’infuori dei 6 milioni impegnati dal consiglio regionale (7 sono privi di copertura)“.

“La stima dei danni fatta dalla regione, al solo compatto vitivinicolo, in Abruzzo è di circa 200 milioni mentre Coldiretti da Roma ha stimato il danno a tutti i settori agricoli sull’intero territorio nazionale sui 6 miliardi di euro. Il presidente Marsilio ha trionfalmente annunciato che all’Abruzzo sono stati destinati fondi maggiori delle altre regioni e che lo stato di calamità non è stato notificato a Bruxelles per accorciare i tempi di erogazione dei rimborsi. Ma questa è una bufala, lo stato di calamità non è stato girato alla Comunità Europea, come abbiamo già detto, perché irricevibile e quindi i fondi debbono essere stanziati dallo Stato italiano o dalla Regione“.

Ad oggi sia durante la passerella elettorale di Lollobrigida, – prosegue – e fra le varie conferenze stampa di assessori e sottosegretari, non vi è traccia di importi stanziati o da stanziare. Persino Coldiretti esulta per il riconoscimento dello stato di calamità così come presentato, accettando quindi l’esclusione dal ristoro di tutte le altre colture su tutto il territorio regionale ma tace sull’ammontare degli importi stanziati o da stanziare“.

Vogliamo sperare che i ristori saranno destinati a tutte le produzioni danneggiate e non solo al comparto vitivinicolo e che venga reso pubblico l’ammontare delle risorse messe a disposizione tra Governo centrale e Regione per quanto riguarda l’Abruzzo. Questi punti sono da chiarire subito, siamo già in campagna elettorale e né il Ministero tantomeno la Regione possono approfittare delle nostre disgrazie per speculazioni elettorali”.

Forte, inoltre, è la delusione dell’operato delle nostre organizzazioni datoriali, in primis Coldiretti, più attente a compiacere il potere che a tutelare i nostri diritti. In conclusione Ministero e Regione dicano chiaramente e subito a chi e che con quali importi saranno destinate le risorse“, ha concluso D’Alfonso.