25 Marzo 2024 - 10:20:34

di Tommaso Cotellessa

Quanto avvenuto a L’Aquila lo scorso venerdì sera in via Fortebraccio continua a far discutere e a tener al centro del dibattito pubblico il tema della sicurezza.

Proprio su tale vicenda e sulle dinamiche da essa innescate è intervenuto con una nota il Partito Democratico dell’Aquila, ringraziando per prima cosa il Questore Enrico De Simone e le forze dell’ordine per aver risposto con prontezza e determinazione alle preoccupazioni dei cittadini, dopo l’oscuro evento.

Tuttavia, i democratici aquilani hanno sottolineato che le recenti problematiche che hanno scosso la città non possono essere ignorate. Oltre all’incidente in via Fortebraccio, segnalazioni di occupazioni abusive di edifici storici e episodi di spaccio e furti hanno evidenziato una situazione che richiede un’azione congiunta e decisa da parte delle istituzioni.

Sebbene in passato si sia discusso della possibile mobilitazione dell’esercito per affrontare la criminalità, il Partito Democratico ritiene che la militarizzazione delle strade non sia la soluzione. È necessario un approccio più completo che unisca interventi di sicurezza a iniziative mirate di sviluppo sociale e culturale.

Il Sindaco Biondi ha ribadito la sicurezza della città, ma è essenziale un’analisi approfondita della situazione. L’amministrazione deve prestare attenzione alla dimensione sociale, promuovendo interventi volti a contrastare le cause alla base della microcriminalità e dell’insicurezza.

Il potenziamento delle forze dell’ordine, a livello locale e nazionale, è indubbiamente cruciale, così come la collaborazione tra le istituzioni. Tuttavia, la vera soluzione alle sfide della sicurezza risiede nell’implementazione di interventi sociali e inclusivi. È fondamentale investire nella riqualificazione socio-culturale delle aree urbane e nel potenziamento dei servizi per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Il Partito Democratico sottolinea l’importanza di recuperare lo spazio pubblico come luogo di incontro e cultura. La mancanza di centri culturali, biblioteche e spazi aperti è una lacuna che richiede un’immediata attenzione. Inoltre, è essenziale illuminare e curare gli spazi pubblici per renderli sicuri e accoglienti per tutti i cittadini.

In conclusione, per i dem, la sicurezza di una comunità è strettamente legata al suo sviluppo sociale e culturale. Solo attraverso un approccio integrato e inclusivo è possibile affrontare con successo le sfide del presente e costruire un futuro migliore per l’Aquila e i suoi abitanti.

Si seguito la nota integrale:

Rivolgiamo il nostro plauso, e un sentito ringraziamento, al Questore dell’Aquila, Enrico De Simone, alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, per aver dato una immediata risposta alle inquietudini delle cittadine e dei cittadini a seguito del presunto omicidio avvenuto venerdì sera all’Aquila, in via Fortebraccio.

Certo è che la cronaca degli ultimi giorni non lascia affatto tranquilli; non solo il presunto omicidio in pieno giorno e nel cuore della città: alcuni coraggiosi residenti hanno denunciato l’occupazione di un edificio di pregio ancora diruto in via Paganica, di proprietà della Regione, utilizzato come piazza di spaccio e, come non bastasse, le autorità inquirenti hanno individuato e smantellato un bivacco di presunti spacciatori a Monteluco di Roio, una zona della città dove, negli ultimi tempi, si sono verificati diversi furti nelle abitazioni.

Se fino a qualche mese fa i consiglieri di maggioranza chiedevano la presenza dell’esercito in strada, parlando di “camorra di basso rango” e chiedendo persino la presenza della “celere in tenuta antisommossa” per “contrastare la feccia” – usiamo le loro stesse parole – oggi il sindaco Biondi rivendica invece come L’Aquila sia una città sicura. 

Eravamo e siamo contro la presenza dell’esercito, e riteniamo farneticanti le prese di posizione dei gruppi di maggioranza; tuttavia, il primo cittadino dovrebbe prendere finalmente coscienza che L’Aquila va amministrata: non lo sta facendo, con totale non curanza della dimensione sociale che è l’unica forma davvero efficace di prevenzione di quelle condizioni che generano microcriminalità, violenza e insicurezza.

A poco serve l’ennesimo annuncio sulla installazione di telecamere di controllo, attese oramai da anni: la sola risposta securitaria, che pure manca, non risolverebbe il disagio e il senso di insicurezza che ne consegue.

Come Partito Democratico, restiamo convinti che ci sia bisogno di una maggiore sinergia tra le Istituzioni e le forze dell’ordine, che vada potenziato il personale impiegato in Questura così come il contingente di Polizia municipale, lasciato colpevolmente sotto organico dall’amministrazione che non ha voluto dotare il corpo di un Comandante affidandosi invece al solito cerchio magico del sindaco per esercitare un controllo politico che sta soffocando la città.

Tuttavia, la risposta vera che una amministrazione dovrebbe garantire sta nella realizzazione di interventi di carattere sociale e di inclusione, rivolti alle fasce più vulnerabili e marginali, nonché di riqualificazione socio culturale delle aree urbane.

Lo diciamo inascoltati da tempo: va recuperato lo spazio pubblico come luogo di incontro, socialità, cultura soprattutto per le giovani generazioni che, oggi, in centro storico così come nelle periferie, non hanno alternativa alla cosiddetta ‘movida’. L’amministrazione dovrebbe preoccuparsi dell’assenza di centri culturali, di biblioteche, di sale cinema, di spazi aperti e gratuiti di cui le giovani generazioni hanno profondamente bisogno per la loro crescita, personale e sociale.

L’amministrazione dovrebbe preoccuparsi di illuminare i tanti luoghi bui di questa città, di curare gli spazi pubblici per renderli frequentabili dai cittadini: è una comunità attiva e presente la miglior forma di prevenzione possibile; negli spazi abbandonati, e ce ne sono tantissimi in centro e in periferia, è più facile che si verifichino episodi di devianza.