14 Marzo 2024 - 11:40:56

di Martina Colabianchi

È fatta. L’Aquila è stata ufficialmente proclamata Capitale italiana della Cultura 2026. L’annuncio è arrivato direttamente dalla voce del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a Roma, nella sede del Ministero.

Dopo la candidatura sfumata nel 2021, quando il titolo di Capitale della Cultura 2022 andò a Procida, il dossier “L’Aquila Multiverso“, che ha l’intento di portare alla luce una forte contaminazione tra scienza, cultura e tecnologia, ha convinto la giuria a dare al capoluogo d’Abruzzo l’opportunità di diventare, tra due anni, il centro nevralgico della cultura donandogli quella visibilità che, ormai da qualche anno, non è più legata soltanto all’evento tragico del terremoto del 6 aprile 2009, ma alla sua fiorente rinascita di cui la cultura è stata certamente motore trainante.

Salute pubblica e benessere, coesione sociale, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale sono i quattro cardini del documento che si sviluppa su cinque assi portanti per la sua declinazione e realizzazione: la multiculturalità, la multiriproducibilità, la multidisciplinarietà, la multinaturalità e la multitemporalità.

L’Aquila è stata eletta Capitale della Cultura all’unanimità dalla giuria.

“Vi garantiamo che saremo all’altezza del comito che oggi ci assegnate”, ha detto il sindaco Pierluigi Biondi, visibilmente commosso quando ha ricordato che tra poco meno di un mese ricorrerà il 15° anniversario del sisma del 2009.

“ll riconoscimento di Capitale italiana della Cultura non può essere un risarcimento perché non esiste risarcimento per quello che il nostro popolo ha sofferto – ha sottolineato – Ma rappresenta sicuramente un elemento intorno a cui ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità e delle nostre comunità. Lo abbiamo detto, la cultura non è un elemento accessorio nel percorso che stiamo facendo, ma è un elemento fondamentale e fondante, è recupero di identità e voglia di emancipazione, ma anche proiezione nel futuro”.

Grazie per questo onore che rendete non solo alla città, ma a un intero territorio molto più ampio che va dal cratere sismico 2009 all’intero Abruzzo fino ad allargarsi a tutte le regioni del centro e alle aree interne e appenniniche che nei secoli hanno subito una grande perdita di centralità – ha aggiunto il primo cittadino – La questione delle aree interne rappresenta insieme alla questione meridionale sarà la sfida del domani dell’Italia, insieme al problema dell’inverno demografico. L’Aquila è una città che si avvia a celebrare i 15 anni del terremoto, un evento che ci ha colpito non solo come istituzioni, ma anche personalmente come cittadino e come sindaco rappresentante di una comunità locale che ha sofferto tantissimo”.

“È stata certificata, inoltre, la validità e la concretezza del dossier proposto, per il quale ringrazio quanti hanno contribuito con idee e proposte alla sua redazione, ma anche la serietà, la concretezza e la visione prospettica di un’amministrazione che ha sempre creduto nel valore sociale, etico e intellettuale, ancor prima che economico, degli investimenti in ambito culturale che nel corso di questi anni hanno raggiunto una quota pari a circa 25 milioni di euro – ha proseguito Biondi – Per gli aquilani la cultura è sempre stata, soprattutto di fronte a grandi difficoltà come il sisma o la pandemia, un elemento determinante di riscatto e coesione sociale. È un successo che condivido con quanti hanno sostenuto la nostra sfida e verso i quali non posso che esprimere profonda gratitudine: Regione Abruzzo, Comune di Rieti, Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere 2009 e dei territori colpiti dal sisma 2016. Tutte le nove città candidate insieme all’Aquila saranno parte integrante di questo percorso: saranno nostre alleate per costruire una rete di connessioni tra i territori. Ci sono molti progetti da realizzare, tanto da fare ma sono certo che saremo all’altezza di questo importante e prestigioso riconoscimento”.

“Accolgo l’appello fatto dai sindaci– ha concluso – Tutte le 9 città finaliste saranno parte integrante di questo percorso e nostre alleate per costruire la rete di cui si è parlato”.

“Ho provato quasi un dispiacere fisico a dover premiare una città sola, comunque L’Aquila è una città ricca di storia e d’identità e merita certamente di essere capitale della cultura. Avrei voluto dare questo riconoscimento a tutte le città che erano candidate, questo purtroppo non era possibile. Adesso studieremo un modo per coinvolgerle in questo momento”.

Ha affermato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, parlando con i giornalisti, alla fine della proclamazione de L’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026. Una decisione presa all’unanimità della commissione che ha valutato i progetti presentati da 10 città finaliste.

“La caratteristica di cui la nostra nazione deve essere orgogliosa è che in Italia non abbiamo solo una o due città iconiche ma abbiamo almeno 80-90 città, ognuna delle quali racconta una storia e un’identità – ha aggiunto – Una caratteristica dell’Italia che abbiamo il dovere di preservare e presentare al mondo intero. L’Aquila ha una grande tradizione storica, credo che poi il suo progetto si espanderà a tutto l’Abruzzo, parliamo della regione che ha dato i Natali a Benedetto Croce, nato a Pescasseroli o ai fratelli Spaventa, nati a Bomba (Chieti). L’Aquila è una città che ha tanti valori culturali da esprimere e questa è un’occasione per farli conoscere”.

A chi chiede al ministro se questa sia anche anche un’opportunità per far rimarginare le ferite del terremoto, Sangiuliano ha risposto: “Non so se la commissione, assolutamente autonoma e indipendente dalla mia persona, abbia fatto un ragionamento di questo tipo. Può darsi che come nel caso dell’assegnazione diretta a Bergamo e Brescia, che tanto avevano sofferto per il covid, la commissione abbia valutato anche la conclusione di quelle ferite, la necessità di guardare avanti”. Poco prima della proclamazione Sangiuliano aveva anche commentato la proposta del presidente della commissione, Davide Maria Desario di integrare il bando per la Capitale italiana della cultura, prevedendo oltre al premio per la vincitrice, un riconoscimento anche per le altre città finaliste: “Accolgo pienamente l’idea di trovare una qualche forma per premiare tutte le città finaliste, non solo la vincitrice, per far vivere questi progetti. In parte lo stiamo già facendo: dall’anno prossimo parte anche l’iniziativa della capitale dell’arte contemporanea”.

Questa sera alle 18, intanto, nella sede municipale di palazzo Margherita, Biondi terrà un incontro aperto con la città e la stampa con rappresentanti delle Istituzioni pubbliche e culturali per condividere le sensazioni e le emozioni di un traguardo storico per la comunità aquilana.

Come sottolineato ieri dall’assessore al Turismo Ersilia Lancia, l’importante nomina per L’Aquila significherà portare una nuova narrazione, alla città e non solo, che guardi anche allo sviluppo delle aree interne e delle città medie, come lo stesso dossier, presentato con la collaborazione della città di Rieti, racconta.

Impossibile non pensare, poi, alle positivissime ricadute che questo avrà sullo sviluppo e sul turismo del capoluogo e delle bellissime aree dell’Abruzzo interno che lo circondano.

Insomma, una vittoria che paga i tanti sacrifici di una città che è riuscita a rialzarsi dalle sue macerie e che può guardare ora, con slancio, all’apporto che con la sua cultura, la sua identità storica e scientifica e le sue bellezze paesaggistiche può dare alla nazione intera divenendo, perché no, modello di sviluppo di una contaminazione tra cultura e scienza che riesca ad unire insieme tradizione e innovazione, in un continuo intreccio tra passato e futuro.

Le reazioni

“Ho provato quasi un dispiacere fisico a dover premiare una città sola, comunque L’Aquila è una città ricca di storia e d’identità e merita certamente di essere capitale della cultura. Avrei voluto dare questo riconoscimento a tutte le città che erano candidate, questo purtroppo non era possibile. Adesso studieremo un modo per coinvolgerle in questo momento”. Lo dice il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

“Questo risultato di straordinaria importanza, nel quale abbiamo sempre creduto fermamente, riempie d’orgoglio l’intera Regione e consolida ulteriormente il nostro capoluogo come un fulcro culturale di eccellenza”.

È il post di commento su Facebook del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“Desidero rivolgere – aggiunge – i miei più sentiti complimenti all’Amministrazione comunale e al sindaco e amico Pierluigi Biondi per l’eccezionale lavoro svolto. Un ringraziamento al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per aver dato questa meravigliosa opportunità all’Aquila e all’Abruzzo”.

“E’ il coronamento di un sogno perseguito a lungo ed è un traguardo straordinario che va dedicato alla memoria delle 309 vittime del terremoto del 2009. La Comunita dell’Aquila, tutta insieme come una squadra coesa, ha conquistato una grande opportunità sulla via del definitivo rilancio e della Rinascita dopo una tragedia che rimarrà una ferita indelebile ma che ha visto gli aquilani dare un esempio unico di resilienza. Questa è la vittoria di tutti gli aquilani. Questa città, questo territorio, questa Regione ha lavorato in maniera costante e quotidiana alla Ricostruzione non solo fisica ma anche sociale e culturale. Una giornata magica, da dedicare a chi non c’è più”, ha detto il senatore di Fratelli D’Italia Guido Liris.

“La designazione di L’Aquila a Capitale italiana della Cultura 2026 è una bellissima notizia, non solo per la città e il suo territorio, ma per tutto l’Appennino centrale. Si tratta di un risultato che
rende merito all’ottimo lavoro del Sindaco Pierluigi Biondi, della sua amministrazione e di una filiera che,
a partire dal Presidente della Regione Marco Marsilio, in Abruzzo ha dimostrato di essere efficace e vincente”.

Lo dichiara il commissario straordinario al sisma 2016 Guido Castelli.

“Il legame che corre tra l’Aquila e la Struttura commissariale che guido è costante e all’insegna di una fattiva collaborazione che trova la sua applicazione nella Cabina di coordinamento integrata sisma 2009-
2016, che presiedo. Il capoluogo abruzzese, dopo il terribile sisma del 2009, ha avuto la tenacia e la capacità di rialzarsi in piedi e la designazione odierna è un ulteriore, prestigioso, segnale di rinascita che
questa splendida città merita. Sono certo che questo risultato porterà benefici non solo a L’Aquila, ma a
tutto l’Appennino centrale. Questa vasta parte del nostro Paese è rimasta a lungo ai margini dell’agenda
nazionale ma oggi, grazie all’attenzione e all’impegno concreto del governo Meloni, la tendenza è stata
invertita attraverso l’adozione di una strategia di crescita e sviluppo che mette al primo posto la sicurezza
e la sostenibilità”
, aggiunge.

“E’ profonda la soddisfazione che esprimo per l’odierno riconoscimento a L’Aquila di ‘Capitale della cultura 2026′. Il titolo ottenuto è frutto del peculiare lavoro svolto dal sindaco Pierluigi Biondi e dalla sua amministrazione che hanno dato prova di un impegno costante per la valorizzazione del patrimonio culturale e delle innumerevoli potenzialità della città. E’ una vittoria per l’intera comunità aquilana che non si è mai arresa di fronte alle macerie del terremoto ma ha dimostrato una straordinaria tenacia nel riportare il nostro capoluogo al suo antico splendore. Mi complimento con tutte le figure istituzionali e culturali che hanno contribuito all’ottenimento di questo importante risultato. Desidero, inoltre, ringraziare il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e tutta la giuria di esperti per aver riconosciuto la validità del progetto culturale di L’Aquila Capitale della Cultura. Questo prestigioso titolo rappresenta un’opportunità straordinaria per la città e per l’intero Abruzzo e sono certo che L’Aquila sarà ulteriormente apprezzata nel panorama culturale italiano e internazionale”. Lo afferma il senatore abruzzese di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, a margine della cerimonia di conferimento nella sede del Ministero.

“L’Aquila è ‘Capitale della cultura 2026’un riconoscimento che mi riempie di orgoglio e che premia la città e l’intero Abruzzo. Un risultato importantissimo che sono certo valorizzerà ancor di più le nostre aree interne, facendo emergere l’inestimabile patrimonio culturale di cui sono dotate. La mia soddisfazione è massima e mi piace ricordare il voto unanime del Consiglio regionale d’Abruzzo alla mia iniziativa di sostegno al progetto di candidatura, a questo autorevole Premio, del nostro capoluogo di regione”. Lo dichiara Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale.

“Sono molto orgoglioso del riconoscimento per la nostra città come cittadino e soprattutto come presidente dell’Accademia di Belle arti, luogo deputato all’alta formazione artistica e dunque alla disseminazione culturale. Il titolo di L’ Aquila Capitale della Cultura 2026 arriva grazie ad un lavoro di coesione svolto dalle Istituzioni del territorio che han saputo amalgamarsi nelle linee guida tracciate dalla Amministrazione Comunale con il dossier L’ Aquila città multiverso.  L’ Accademia di belle Arti dell’ Aquila è orgogliosa di essere parte integrante del progetto con il suo corpo docente ed i suoi studenti.  Sarà una ulteriore occasione di attrazione di flussi turistici e di conoscenza della nostra città e di tutto l’ hinterland e quindi un’importante occasione di crescita per tutto il territorio”, dichiara il presidente dell’Accademia di Belle arti Rinaldo Tordera.  

“L’Aquila bella mé” (“L’Aquila bella mia”) i pastori aquilani pronunciavano questa frase al ritorno della transumanza dopo esserne stati lontani, con gli occhi accecati dalla bellezza della città che era sbiadita nei ricordi dei lunghi mesi girovaghi. Così oggi tutta l’Italia dopo la proclamazione de L’Aquila come capitale italiana della cultura 2026 si appresta a risvegliare i ricordi pieni di meraviglia sulle bellezze di una città che è riemersa dalle sue ceneri e che offre ancora una volta memore delle sue cento rinascite un nuovo incanto intriso nella cultura e nel paesaggio mozzafiato di una natura incontaminata“, afferma Elisabetta De Blasis eurodeputata abruzzese.

“Credo che questo riconoscimento premi soprattutto la resilienza e la resistenza dei cittadini che sono rimasti con tenacia a ricostruire anche il tessuto culturale della nostra città e che caparbiamente ne hanno preservato la sua unicità. Ringrazio dal profondo del cuore il Sindaco Biondi che con costanza e persistenza, da vero abruzzese, ha creduto in questa candidatura fino a portare il risultato odierno”, conclude. 

“E’ una grande emozione per me come per ogni abruzzese la designazione, quest’oggi, di L’Aquila a ‘Capitale della cultura 2026’. Un titolo meritato e di riscatto per L’Aquila e per il suo immenso patrimonio culturale, mortificato e martoriato dal sisma. Questo riconoscimento premia anche il grande lavoro svolto dal sindaco Pierluigi Biondi e dal governo regionale guidato da Marco Marsilio per riportare L’Aquila ai suoi massimi livelli. Rivolgo un vivo ringraziamento al ministro Gennaro Sangiulianoper aver colto l’essenza del progetto culturale presentato e della cui realizzazione gioverà l’intero l’Abruzzo”, commenta il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa.

“La proclamazione di L’Aquila a Capitale della Cultura 2026 é una notizia di grande rilievo che premia un territorio di una bellezza straordinaria, con un patrimonio culturale e paesaggistico immenso. Questo riconoscimento faccia da volano per favorire lo sviluppo del territorio anche dal punto di vista turistico e produttivo. L’Aquila è tornata al centro della progettualità turistica e sarà importante lavorare in sinergia con le zone extraurbane. Grazie al suo capoluogo, e a tutti i territori che fanno ‘grande’ l’Abruzzo, la nostra regione vive un nuovo Rinascimento”. Lo scrive, in una nota, il presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, segretario di Forza Italia Abruzzo.

“Il riconoscimento di L’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026 rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i comuni abruzzesi – sottolinea il presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Albertocomuni che, insieme all’Anci, hanno sempre sostenuto questa candidatura sentendosi partecipi di un progetto che va a valorizzare l’identità culturale delle aree interne e di una parte strategica dell’Appennino Centrale. L’Aquila Capitale italiana della Cultura esprime la forza e la resilienza di un territorio colpito dal sisma, che della cultura ha fatto un elemento fondamentale del processo di ricucitura e connessione dei luoghi e di sviluppo economico. Come Anci, in rappresentanza di tutto il territorio abruzzese, garantiremo tutto il nostro supporto nella realizzazione degli importanti obiettivi previsti nel progetto, che ha permesso alla città dell’Aquila di ottenere questo prestigioso riconoscimento. All’amico Sindaco Pierluigi Biondi e a tutta la comunità aquilana vanno le nostre congratulazioni. La rinascita dell’Aquila è la rinascita di tutto l’Abruzzo”.

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per la proclamazione della città dell’Aquila a capitale della cultura 2026. La bella notizia era nell’aria poi l’annuncio del ministro Sangiuliano che ha dissipato ogni dubbio. A L’Aquila viene assegnato un contributo finanziario di un milione di euro grazie al quale sarà possibile realizzare tutti gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Un programma annuale che permetterà di valorizzare le tante ricchezze di questa città e dell’intera regione. Il mio augurio, unitamente ai complimenti che porgo al sindaco Biondi, è quello di poter offrire grazie alle associazioni, alle istituzioni e a tutti gli attori del settore, un contributo importantissimo da Sulmona, città dell’arte fondamentale culturalmente a livello internazionale. Un’occasione unica per tutto il territorio per creare una sinergia fra comuni della provincia grazie alle tante realtà culturali che da sempre si spendono per arricchire le proposte della nostra terra”, precisa la consigliera regionale Marianna Scoccia.

“Esprimo la mia gioia e la piena condivisione per il prestigioso titolo di “Capitale della Cultura” che, proprio oggi, è stato assegnato a L’Aquila. Non si tratta di un privilegio accordato alla Città, ma del giusto riconoscimento dei molteplici “Meriti” acquisiti nel corso della sua storia. La Cultura – si sa – non è limitata al solo ambito accademico, di cui la nostra Università è insigne artefice, e neppure è circoscritta all’ammirevole patrimonio artistico e monumentale da cui l’intero territorio è impreziosito. Cultura è, anzitutto, formulazione di una Visione-del-mondo che consente di elaborare e trasmettere una sapiente e fattiva Lezione di Vita. Gli Annali, che raccontano le vicende di l’Aquila – e le tragedie che ha attraversato con lungimirante coraggio e indomito spirito ricostruttivo – La accreditano a esercitare un “magistero” ideale ed esistenziale: in dimensione nazionale e mondiale. Il Tesoro culturale, che l’Aquila custodisce, è radicato nei valori cristiani e umani che sono stati collaudati nella testimonianza di fiera resilienza e tenace creatività offerte davanti alle gravi sfide che varie epoche Le hanno opposto. In questa straordinaria eredità – spirituale, intellettuale, etica e sociale – brilla la Perdonanza celestiniana, che ha motivato Papa Francesco, nella sua recente Visita Pastorale del 28 agosto 2023, a proclamare L’Aquila ‘Capitale di Perdono, Capitale di Pace e di Riconciliazione!’. Le sono state così affidate una vocazione e una missione di immensa portata, a livello locale, regionale e universale. Anche l’Unesco ha onorato la nostra Città, iscrivendo la Perdonanza nel Patrimonio immateriale dell’Umanità. Come ho già detto, per queste ragioni la nostra non è solo una Città “tra” i monti”, ma è diventata una Città posta sul monte: in senso evangelico! Città che dall’ ‘Altura culturale’ che ha faticosamente conquistato, può lanciare uno sguardo planetario e lasciarsi guardare da quanti amano costruire un modo migliore, più degno dell’uomo. Per questo di cuore esprimo, con entusiasmo,  il mio fraterno augurio: vola sempre più in alto, L’Aquila!”. Lo ha scritto in una nota il cardinale e l’arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Petrocchi.

“Quella di oggi è una grande vittoria per L’Aquila, per gli aquilani e per tutti gli abruzzesi. Una soddisfazione enorme per l’intera regione per la quale ringrazio il sindaco Pierluigi Biondi, l’amministrazione comunale e tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo traguardo. Un traguardo meritatissimo per una città che, dopo il sisma del 2009, ha avuto la grande forza e capacità di rialzarsi. E la cultura è stata proprio la chiave di volta del suo percorso di rinascita. La cultura ha fatto tornare a vivere il tessuto urbano e ha alimentato crescita e sviluppo economico”. Così il sottosegretario di Stato al Masaf e segretario regionale della Lega Abruzzo, Luigi D’Eramo sulla proclamazione di L’Aquila a Capitale della Cultura 2026. “Questo riconoscimento rappresenta inoltre – sottolinea – una importantissima occasione per far conoscere e valorizzare le aree interne, che sono il cuore dell’Abruzzo, mantengono viva la nostra storia e chi siamo”. Il commento del sottosegretario al Masaf Luigi D’Eramo.

L’Aquila è la capitale italiana della cultura 2026. Una notizia bellissima: la città potrà mettere in mostra, per un anno, i propri caratteri originali e i fattori distintivi che possono determinarne lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. È il coronamento di un cammino lungo 15 anni, che ha raccontato la forza e l’orgoglio di una città che ha saputo combattere per la sua ricostruzione e che, nel 2026, avrà l’opportunità di mostrare al Paese le sue straordinarie bellezze, la sua vitalità artistica e culturale. Un orgoglio, per l’intera comunità. Complimenti a tutte e tutti coloro che hanno lavorato al dossier, delineando una “città multiverso” che siamo sicuri saprà mettere insieme suggestioni, sensibilità e arti diverse. Un’opportunità che dovremo saper cogliere al meglio, auspicando che questa sia l’occasione per rendere la cultura davvero accessibile e diffusa: in questo senso, il Partito democratico si mette a disposizione, fin da subito, per realizzare un programma che possa valorizzare il territorio, come merita. Lo dicono il segretario PD Abruzzo Daniele Marinelli, il provinciale Francesco Piacente ed il Segretario Pd L’Aquila Nello Avellani.

” L’Aquila – la nostra città- è la capitale italiana della cultura 2026. Ne siamo felici.
È un traguardo raggiunto con una fatica immane, fatta di 15 anni di tenace ricostruzione e resilienza.
Una grande e bella opportunità che deve vedere coinvolti tutte e tutti, a partire dal consiglio comunale. Noi ci siamo. ” Cosi i consiglieri dei gruppi di opposizione a L’Aquila Stefania Pezzopane, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Paolo Romano, Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Alessandro Tomassoni, Massimo Scimia, Simona Giannangeli, Lorenzo Rotellini, Enrico Verini, Gianni Padovani 

“Al capoluogo regionale abruzzese, al sindaco Pierluigi Biondi e al team che ha lavorato al progetto vincitore vanno i complimenti e l’in bocca al lupo per l’esperienza che attenderà tutta la comunità territoriale e regionale”. Così il presidente della Regione Molise Francesco Roberti commenta la proclamazione dell’Aquila a Capitale della Cultura 2026.

“Da parte nostra – aggiunge il governatore – abbiamo fatto il tifo per la città di Agnone, con cui abbiamo condiviso questa esperienza, fatta di lavoro, passione, amore per la propria città e orgoglio di far parte di una regione che, come già ho avuto modo di dire, quando si unisce riesce a far cose meravigliose”.

L’Aquila capitale della cultura è una grande opportunità per il territorio e per tutto l’Abruzzo. Un titolo che darà alla città la possibilità di mostrarsi al mondo e raccontare, oltre alle sue bellezze, la sua tenacia e la capacità di sapersi rialzare di fronte alle difficoltà”. Lo scrive su X il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

“La rinascita dell’Appennino centrale passa dalla sinergia, dalla condivisione di tradizioni, arte, storia, identità, cultura. Sono temi che abbiamo sempre sostenuto e che oggi, in questa straordinaria giornata, trovano compimento con l’assegnazione all’Aquila del titolo di Capitale della Cultura 2026 con il dossier elaborato in collaborazione con Rieti in ragione dello storico legame culturale e sociale tra le due Città”. Così in un nota il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, in merito alla proclamazioni dell’Aquila capitale della cultura 2026.

“Complimenti a L’Aquila ma anche a tutte le città arrivate in finale. Avete fatto un grandissimo lavoro di programmazione e progettazione per il territorio. A Pesaro, stiamo vivendo questa bellissima esperienza da alcuni mesi e vi posso assicurare che è esaltante”. Così il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, Capitale Italiana della Cultura 2024

“Il riconoscimento di L’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026 rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i comuni abruzzesi che, insieme all’Anci, hanno sempre sostenuto questa candidatura sentendosi partecipi di un progetto che va a valorizzare l’identità culturale delle aree interne e di una parte strategica dell’Appennino Centrale”. A parlare è il presidente di Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto.

“Con grande gioia e soddisfazione abbiamo accolto la notizia della proclamazione della città dell’Aquila a Capitale Italiana della Cultura 2026. Si tratta di un riconoscimento storico e di grande prestigio che premia la tenacia, la resilienza e la straordinaria vivacità culturale del nostro capoluogo di regione” così la presidente della Camera di commercio Gran Sasso d’Italia, Antonella Ballone. “La nomina a Capitale della Cultura 2026 rappresenta un’occasione irripetibile per L’Aquila e per l’intero Abruzzo per lo sviluppo economico e turistico del nostro territorio. Come Camera di Commercio Gran Sasso – prosegue Ballone – ci stiamo impegnando a giocare un ruolo di primo piano per sostenere il turismo 365 giorni l’anno nelle “città di cultura” rappresentate dai nostri capoluoghi di competenza, L’Aquila e Teramo, attraverso il bando camerale per attrarre flussi turistici e collaborando con le istituzioni, le imprese, le strutture alberghiere e il tessuto associativo per promuovere il brand Abruzzo nelle principali fiere nazionali ed internazionali. Le nostre più sincere congratulazioni al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al presidente della Regione, Marco Marsilio, e all’intera comunità abruzzese per questo traguardo storico” conclude Ballone.

“Accolgo con grande soddisfazione la proclamazione della città de l’Aquila come capitale italiana della Cultura 2026.” Così in una nota Dario Nanni, consigliere comunale e Presidente della Commissione Capitolina Speciale Giubileo 2025.“Ritengo che questa nomina oltre ad essere un’occasione di crescita straordinaria per la città sia un motivo ulteriore per coinvolgerla in eventi ed iniziative con la città di Roma in occasione del Giubileo, così come previsto dall’atto che ho presentato e che è stato approvato lo scorso Febbraio in consiglio comunale. Ricordo che L’Aquila, definita nel 2022 da Papa Francesco come la capitale del perdono, della pace e della riconciliazione è il capoluogo di provincia più vicino a Roma, e condivide con la capitale un profondo legame storico, culturale e spirituale che fonda le sue radici nel rito della Perdonanza Celestiniana, precursore del primo grande Giubileo della storia nel 1300. Per queste ragioni – conclude Nanni – creare un asse tra Roma e L’Aquila, con l’organizzazione di eventi ed iniziative culturali che permettano ai turisti e ai pellegrini che arriveranno per il Giubileo di visitare e godere del patrimonio artistico culturale di entrambe le città, una la capitale d’Italia e l’altra la capitale della Cultura 2026, è un’occasione straordinaria che non possiamo assolutamente perdere”.

“Il riconoscimento alla città de L’Aquila come ‘Capitale della cultura 2026’ rappresenta LA testimonianza dell’enorme lavoro culturale fatto dal sindaco Pierluigi Biondi, che si è dimostrato una guida non solo politica per la sua comunità. Un impegno che Biondi, con la sua amministrazione, ha portato avanti in questi anni, con l’obiettivo di valorizzare il territorio, per sfruttarne tutte le potenzialità anche in termini turistici. A lui e a tutti coloro i quali hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo vanno le mie più sincere congratulazioni”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giorgio Salvitti.

“Con grande soddisfazione ho appreso la notizia che L’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura nel 2026. E’ un riconoscimento meritato che premia il lavoro corale portato avanti  da tutte le istituzioni che hanno creduto nelle potenzialità di una città che sta affrontando una fase  di rigenerazione fondamentale per il suo futuro. Un plauso va però al lavoro dell’Amministrazione Comunale per il progetto presentato e la tenacia con cui ha  creduto in questo riconoscimento che va inteso anche come momento fondamentale della ricostruzione sociale della Comunità aquilana La Capitale italiana della Cultura a L’Aquila è un risultato positivo per l’intera provincia e rafforza anche l’impegno che la Fondazione Carispaq sta portando avanti per promuoverne la sua unità e coesione.  Un’occasione così importante rappresenta, infatti, un momento unico per consolidare l’immagine di tutto il territorio, mettendo in luce le sue peculiarità e unicità. La Fondazione Carispaq sarà al fianco e a sostegno dell’organizzazione dell’anno dedicato alla cultura nella consapevolezza che sarà un importante momento di crescita e sviluppo per il territorio e che rafforzerà, tra la popolazione dell’intera Regione, l’orgoglio di essere parte di una stessa Comunità, saldamente legata alle proprie radici storiche ma aperta alla rinascita continua come solo la cultura sa evocare” queste le parole del Presidente Fondazione Carispaq Domenico Taglieri.

“Desidero complimentarmi con tutti coloro che hanno lavorato per fare in modo che L’Aquila fosse scelta come Capitale italiana della Cultura 2026. Il successo”, ha detto il sindaco di Navelli, Paolo Federico, “deve rappresentare un trampolino per il rilancio del Capoluogo e per fare in modo che si rafforzi il suo ruolo di centro a forte vocazione turistica, ricco di storia e dall’ampio patrimonio architettonico. Non Solo. Ci auguriamo che le tante occasioni di far conoscere la cultura dell’Aquila possano essere anche un volano per tutto il territorio che circonda il Capoluogo. Siamo pronti a fare la nostra parte anche mettendo in rete le tante eccellenze dell’Abruzzo Aquilano. La nomina dell’Aquila deve diventare un valore aggiunto per tutto il territorio e per l’Abruzzo in generale”

Di seguito il video della proclamazione: