28 Marzo 2024 - 22:54:36

di Marco Giancarli

“Salvi il Crateri del sisma dell’Aquila del 2009 e del centro Italia. La ricostruzione andrà avanti regolarmente. È un grande orgoglio per me. Il risultato colto è importante non solo per quello che rappresenta in termini di Pil, ma soprattutto per la ricostruzione sociale, per i piccoli borghi, per il patto con i cittadini e per i giovani che non vanno via dalla propria terra”.

Così, ieri a tarda sera, il senatore aquilano di Fratelli d’Italia Guido Quintino Liris, capogruppo in commissione Bilancio, sulla misura che ha portato il governo ad emanare in corso d’opera una integrazione al decreto del consiglio dei ministri sulla restrizioni sul superbonus 110.  

“Le restrizioni del superbonus non colpiranno le zone dell’Abruzzo colpite dalla tragedia. Non ci sarà nessun accollo di costi per i cittadini: sono stati stanziati 70 milioni per il cratere dell’Aquila e 330 milioni di euro per quello del centro Italia 2016-2017. “Ringrazio il nostro premier Giorgia Meloni, il sottosegretario Albano e il Commissario Castelli, per aver ascoltato prontamente istanze di un territorio che ha sofferto per il drammatico terremoto e che è sulla via della Rinascita“, conclude Liris.

Sulla questione che metteva a rischio la ricostruzione del Cratere c’era stata una levata di scudi bipartisan all’Aquila che ha visto intervenire anche il sindaco Pierluigi Biondi e il presidente della Regione Marco Marsilio che hanno chiesto in una nota congiunta di “mantenere gli incentivi previsti per i bonus edilizi nelle aree colpite dai terremoti 2009 e 2016-17 per non compromettere i processi di rinascita in atto”.

A esprimere soddisfazione in seguito alla decisione del Governo di lasciare nel decreto superbonus la cessione di credito e lo sconto in fattura per i comuni del cratere del sisma 2009 e 2016, il deputato e
responsabile economico della Lega, Alberto Bagnai.

“Ringraziamo per l’efficace intervento il Governo e in particolare il Ministro Giancarlo Giorgetti, che in un delicato lavoro di ascolto del territorio, mediando fra i vincoli posti dalla Ragioneria e le esigenze del Commissario alla ricostruzione Guido Castelli, è riuscito a trovare una soluzione. Sono così tutelati i diritti dei cittadini colpiti dal sisma, per i quali i crediti fiscali erano una fonte essenziale di finanziamento, e l’esigenza dell’erario di fronteggiare esborsi certi. Quest’ultimo aspetto è fondamentale, perché l’impostazione predittiva delle nuove regole di governance fiscale europea, basate su scenari futuri a sette anni, mal si concilia con la natura aleatoria e imprevedibile degli esborsi generati dal superbonus. Il tetto posto ai finanziamenti tutela questa esigenza ma è compatibile con le esigenze dei progetti che si prevede di sbloccare, superando le inerzie delle gestioni commissariali precedenti e i problemi
connessi al caro materiali. Il Governo di centrodestra conferma la sua capacità di intervenire su un’eredità difficile, ascoltando con intelligenza la voce dei cittadini”
, ha sottolineato.

“Il Governo Meloni ha sempre dedicato una forte attenzione ai problemi della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016, provvedendo a introdurre norme decisive per il cratere: dal Dl 3/2023 fino al recente rifinanziamento che consente di stabilizzare oltre 350 dipendenti pubblici impegnati nelle opere della ricostruzione. Tutti provvedimenti che non hanno lasciato sole le famiglie e le imprese dei territori colpiti dalla devastante sequenza sismica del 2016/17”, ha commentato il commissario straordinario Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli.

“La scelta del Governo di escludere dal blocco alla cessione di credito e sconto in fattura i crediti ‘superbonus sisma’ relativi alla ricostruzione del cratere appenninico è una decisione di buonsenso. Le comunità come quelle della regione Abruzzo, profondamente colpite dal sisma dell’Aprile 2009 hanno dimostrato il coraggio della rinascita e la forza di ripartire da zero con una ricostruzione che il Governo non vuole in alcun modo smettere di supportare. Il Superbonus ha lasciato una pesante eredità sui conti pubblici e su questo siamo corsi ai ripari”. Lo dichiarano i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia il deputato Guerino Testa e i senatori Guido Liris e Etelwardo Sigismondi.