10 Aprile 2024 - 10:07:40

di Redazione

In occasione del quindicesimo anniversario del terremoto che ha colpito L’Aquila, si è tenuto
presso la Sala Rivera di Palazzo Fibbioni il terzo seminario del programma MasterClass 2024
organizzato dal Centro Studi “La Meta” ed Associazione Culturale Residenti nei Centri Storici “3:33”.

Il seminario dal titolo “Intelligenza Artificiale e Robotica Collaborativa” è stato condotto dal dottor Paolo Giammatteo che, in qualità di esperto in materia, ha fornito ai 40 partecipanti una panoramica sul funzionamento del machine learning e dell’IA, anche generativa, toccando i punti salienti dello stato attuale della tecnologia, le sue applicazioni di frontiera e le sfide tecnologiche ed
etiche che l’umanità è chiamata ad affrontare con urgenza nel prossimo futuro.

Giammatteo ha inoltre presentato la visione innovativa dell’Associazione 3:33 per la rivitalizzazione dei centri storici, il cui focus sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città è basato sulla modernizzazione e sull’utilizzo di tecnologie avanzate, come droni e robot collaborativi.

L’incontro ha messo in luce il dibattito globale in corso fra questioni fondamentali riguardo l’etica nello sviluppo e nell’uso delle tecnologie emergenti, enfatizzando la necessità di un approccio
prudente e bilanciato che garantisca benefici senza trascurare le potenziali implicazioni etiche e
sociali.

Nel contesto emotivo dell’anniversario del sisma, il presidente dottor Mirko Rocci, a margine
dell’incontro ha illustrato l’ambizione visionaria dell’Associazione 3:33 per un domani in cui modernità
e tradizione convivano sinergicamente nei centri storici.

“Questo seminario rappresenta un importante punto di riflessione per il dialogo tra il passato e il futuro. Affrontare le sfide della modernità con soluzioni pioneristiche ci permetterà di custodire il nostro patrimonio culturale, facendo della nostra città un modello assoluto di abitabilità,sostenibilità e cultura”, ha affermato Rocci.

“Abbiamo davanti a noi l’opportunità di reinterpretare i nostri spazi urbani, abbracciando la
tecnologia per migliorare l’esperienza di chi visita, lavora o risiede nei centri storici. Noi, come 3:33,
che volutamente prende il nome dal minuto dopo il sisma del 6 aprile 2009, puntiamo ad una netta
proiezione avanguardistica verso il futuro. Consideriamo L’Aquila, data la sua importanza, ubicazione,
dimensioni, patrimonio artistico, realtà industriale ed accademica, e le infrastrutture rinnovate post terremoto, come il laboratorio ideale ed irripetibile per dimostrare come l’uso mirato di tecnologie
emergenti, quali droni e robot collaborativi, integrati con l’intelligenza artificiale in stile ChatGPT,
possano effettivamente migliorare la vita cittadina, creando nuovi paradigmi e modelli di vita nei
centri storici da esportare in tutto il mondo. Con l’ausilio di questi strumenti e la loro interazione
diretta con il cittadino è possibile pensare a forme di assistenza che spaziano dalla micro logistica alla
sicurezza, passando per la gestione intelligente dei parcheggi, senza tralasciare aspetti informativi,
educativi e persino ricreativi. Dove in molti vedono una minaccia, noi riteniamo che le nuove
tecnologie, se adeguatamente impostate e sfruttate, possano essere un valido alleato che non solo
non mina valori identitari e tradizionali di un centro storico, ma li custodisce, li difende e li promuove.
Questo è il momento di agire, e non torna più”,
conclude il presidente Rocci.

Anche la dottoressa Claudia Pagliariccio, presidente onorario del Centro Studi La Meta, ha espresso
parole di apprezzamento per l’evento: “Celebrando il quindicesimo anniversario del sisma che ha
toccato così profondamente L’Aquila, la lezione di oggi rappresenta un ponte tra il nostro passato e il
futuro che desideriamo costruire. Attraverso gli argomenti trattati, abbiamo esplorato le immense
possibilità che la tecnologia basata su IA offre anche per la formazione dei ragazzi, tema su cui il Centro
Studi La Meta fonda le sue radici e la sua missione. È fondamentale che, nel perseguire questi
avanzamenti tecnologici, rimaniamo ancorati ai valori di etica e responsabilità. Condividiamo la visione
per L’Aquila come città laboratorio che abbraccia il futuro senza dimenticare il proprio passato,
utilizzando l’innovazione per creare un tessuto urbano che sia sicuro, vivibile e rispettoso della sua
ricca storia e cultura. Siamo entusiasti di contribuire a questa trasformazione, lavorando insieme per
implementare soluzioni tecnologiche che arricchiscano la vita di tutti i cittadini”
.

Il prossimo appuntamento di MasterClass 2024, previsto per il 13 aprile alle ore 15 presso
la questura dell’Aquila, continuerà a esplorare temi di rilevanza sociale con un seminario dedicato
alle sfide poste dalle sostanze stupefacenti e psicotrope di vecchia e nuova generazione.