19 Agosto 2024 - 16:53:38
di Martina Colabianchi
Sarà Patrizia Celani il nuovo dirigente comandante della Polizia municipale dell’Aquila.
A seguito di un’apposita convenzione, approvata dalla giunta nella seduta odierna, tra Comune dell’Aquila e Comune di Ascoli Piceno, dove ricopre il ruolo di comandante della Polizia locale, Celani potrà svolgere le medesime funzioni presso il Comando di Pm del capoluogo abruzzese attraverso l’istituto dello scavalco amministrativo. Spetterà ora ai due enti comunali sottoscrivere l’intesa a seguito della quale Celani potrà prendere servizio anche all’Aquila.
“Con questo provvedimento poniamo fine ad una serie di lunghi contenziosi – spiegano il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore con delega alla Pm, Laura Cucchiarella –. Con il nuovo contratto collettivo dei dirigenti degli enti locali del 16 luglio scorso è consentito il cosiddetto ‘scavalco’ anche per le figure dirigenziali. Il nostro Comune è tra i primi in Italia ad applicare tale istituto“.
La nomina di Celani chiude una vicenda sia politica che giudiziaria alquanto spinosa. Sia Tar che Consiglio di Stato, infatti, ritennero illegittime le nomine prima di Domenico De Nardis, e poi di Tiziano Amorosi, perché in violazione della legge regionale del 2013 che sancisce l’illegittimità della nomina di un dipendente non appartenente al corpo.
Proprio in merito alla legge del 2013 che disciplina la materia, Biondi e Cucchiarella colgono l’occasione per esprimere la loro contrarietà:
“Con l’occasione, però, sottolineiamo la necessità di una modifica alla legge regionale 42 del 2013, con cui viene regolato proprio il ruolo del Comandante della Polizia municipale, secondo la quale tale incarico può essere attribuito solo a personale inquadrato nei ruoli della polizia locale. Si tratta di una disposizione che limita pesantemente l’autonomia organizzativa dei comuni, contrasta con norme nazionali ed è di difficile applicazione in moltissimi comuni abruzzesi, specialmente quelli più piccoli. Vecchie regole regionali tutelano interessi particolari ma non quelli della collettività: proprio su questo tema è stato più volte invocato un confronto con i sindaci delle principali realtà urbane abruzzesi”.