09 Settembre 2024 - 13:09:53

di Tommaso Cotellessa

Nel panorama dell’innovazione tecnologica spaziale, Elital Space & Defence continua a distinguersi con il lancio di un ambizioso progetto, denominato “Microsatellite for Geostationary Orbit Surveillance and Intelligence” (NAUCRATES). Questo progetto, frutto di investimenti mirati nel campo spaziale, ha come obiettivo lo sviluppo di un microsatellite innovativo e all’avanguardia, destinato a operare in orbita geostazionaria (GEO), la fascia che ospita i grandi satelliti di telecomunicazione e di difesa.

NAUCRATES, il primo satellite europeo della sua classe progettato per operazioni di Space Situational Awareness (SSA) in GEO, è un dispositivo dalle dimensioni e dalla massa eccezionalmente ridotte: peserà meno di 100 kg e sarà il primo del suo genere a operare direttamente in orbita geostazionaria. La missione del satellite è sorvegliare, tramite un sistema di osservazione ottica avanzato, oggetti presenti in questa orbita strategica, garantendo immagini ad altissima risoluzione di qualsiasi dispositivo si avvicini fino a 10 km. Grazie alla sua fotocamera, sarà in grado di scattare immagini con precisione centimetrica, offrendo dettagli cruciali per l’identificazione degli oggetti presenti.

Collocato in un’orbita sicura al di fuori della fascia GEO, NAUCRATES eviterà di interferire con altri satelliti, operando in modo indipendente per un periodo compreso tra 3 e 5 anni. Le immagini raccolte verranno trasmesse a Terra tramite un sistema di comunicazione laser a infrarossi, sviluppato da ON-AIR Consulting & Solutions, la società italiana che guida il consorzio di PMI europee coinvolte nel progetto.

L’importanza di questo progetto va oltre la semplice innovazione tecnologica. Rappresenta infatti una pietra miliare per il settore spaziale europeo, poiché segna il debutto di un consorzio di PMI nella progettazione e produzione di un satellite GEO. Elital Space & Defence, con sede a L’Aquila, svolge un ruolo centrale nel progetto, curando l’integrazione del modello dimostrativo (DEM) del satellite nei propri laboratori presso il Tecnopolo d’Abruzzo e a Vetoio.

Simone Colella, Program Manager di Elital, ha sottolineato l’importanza della collaborazione internazionale e della condivisione di esperienze e competenze nel settore spaziale. “Il nostro mercato è principalmente internazionale. Trovo stimolante cooperare con colleghi di culture diverse e confrontarsi con clienti provenienti da Europa, America e Asia. Lo Spazio rappresenta un luogo di collaborazione e condivisione per raggiungere obiettivi ambiziosi e questo progetto interpreta a pieno questo spirito”, ha affermato Colella.

NAUCRATES rappresentaun traguardo per Elital Space & Defence, che negli anni ha investito significativamente nella ricerca e sviluppo in ambito spaziale. Guido Arista, direttore di Elital Space & Defence, ha ricordato i precedenti successi dell’azienda, come lo sviluppo nel 2016 di un microprocessore rad-tolerant realizzato in collaborazione con L-Foundry e utilizzato in missioni ESA/NASA. Ora, con NAUCRATES, l’azienda abruzzese si conferma come un attore chiave nella Space Economy europea.

Con il progetto Naucrates, facciamo un ulteriore passo in avanti, confermando l’importanza della Space Economy nel nostro territorio”, ha dichiarato Arista. Questo progetto è stato finanziato dal Fondo Europeo per la Difesa (EDF), riconoscendo l’importanza strategica di mantenere la sicurezza e la sorveglianza in orbita geostazionaria, dove operano molti dei satelliti critici per le comunicazioni globali.

Il completamento dell’integrazione del satellite è previsto per la fine di quest’anno, con i test programmati per il 2025. Una volta operativo, NAUCRATES rappresenterà un’innovazione cruciale per la sorveglianza e la sicurezza delle infrastrutture in orbita geostazionaria, un’area di crescente importanza strategica a livello globale.

Il progetto non solo rafforza la posizione di Elital Space & Defence nel mercato internazionale, ma rappresenta anche un traguardo significativo per l’industria spaziale europea, confermando il ruolo del continente nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia per la sicurezza spaziale.