12 Settembre 2024 - 09:51:07

di Tommaso Cotellessa

AL termine della stagione estiva gli agricoltori della piana del Fucino si fermano per tirare un bilancio dei danni provocati dal grande caldo e dalla crisi idrica: il quadro che emerge non lascia affatto ben sperare.

Da quanto emerge dai dati forniti da Confagricoltura, la produzione agricola è scesa almeno del 40 per cento nel corso della stagione estiva, con pesanti ripercussioni per l’intero comparto, chiamato a fare i conti con un bilancio negativo senza precedenti.

Dinanzi a questo drammatico scenario gli operatori del settore alzano la voce e chiedono maggiore attenzione, ma fra le richieste avanzate non vi sono tanto i ristori, quanto gli investimenti da tempo promessi sul sistema d’irrigazione.

Gli agricoltori per garantire il proprio reddito hanno bisogno di produrre, quindi è urgente investire in bacini di accumulo che consentano di immagazzinare acqua nei momenti invernali per poi sfruttarla nei periodi estivi. Non opere faraoniche che portano via solo risorse, ma cominciare anche a piccoli sistemi di accumulo” dichiara Erminio Pensa, rappresentante di Confagricoltura.

Secondo Pensa la crisi va superata attingendo a nuove risorse, in grado di sostituire gli attuali sistemi di irrigazione, “obsoleti, che utilizzano ingenti quantitativi di acqua” con sistemi innovativi come quelli a goccia.