30 Ottobre 2024 - 10:37:10

di Martina Colabianchi

Sono state presentate ieri a Pescara le osservazioni al progetto Pizzone II, elaborate da Legambiente nazionale d’intesa con i comitati regionali di Legambiente Abruzzo e Legambiente Molise.

Le osservazioni evidenziano come questo progetto, come tanti altri in discussione nel Paese, sia importante per raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica e attuare il Green Deal Europeo, sottolinenando il ruolo ad oggi centrale dei sistemi di pompaggio come fonte di accumulo per l’energia elettrica per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, superando definitivamente le turbogas, utilizzate attraverso la combustione del gas fossile per bilanciare la rete.

Ma siamo altrettanto consapevoli che il progetto PIZZONE II – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette Legambiente – interessa un’area tra le più importanti per la conservazione della biodiversità in Europa e, per questa ragione, siamo impegnati nella ricerca della migliore soluzione che sia tecnicamente fattibile e socialmente accettabile. Gli impianti di produzione di energia rinnovabile, se fatti bene, avranno un ruolo fondamentale nella transizione energetica e nel raggiungimento degli obiettivi di
decarbonizzazione nel nostro Paese, ma, al pari di tutte le altre opere del PNRR, anche gli impianti ad energia rinnovabile non devono arrecare nessun danno significativo all’ambientee devono rispettare il criterio DNSH (Do Not Significant Harm), perciò devono essere benstudiati, ottimamente progettati, ben integrati nei territori ricercando tutte le soluzioni tecniche per non incidere sull’ambiente, e devono essere adeguatamente condivisi con le istituzioni e le comunità interessate
”.

Per questo, Legambiente ribadisce la necessità di accelerare con i progetti ben fatti, giusti e adeguati al contesto territoriale e che vanno nella direzione della neutralità climatica, sottolineando l’importanza ù della partecipazione attiva e del coinvolgimento delle istituzioni locali e dei cittadini nei processi decisionali che coinvolgono i loro territori. “Già lo scorso anno abbiamo inviato le nostre osservazioni alla precedente versione del progetto – sottolineano Silvia Tauro, presidente Legambiente Abruzzo e Giorgio Arcolesse, direttore Legambiente Molise – con l’intento di contribuire a migliorare il progetto di generazione e pompaggio PIZZONE II, e sono state accolte nella fase di revisione del progetto definitivo che è notevolmente migliorato e per il quale viene richiesta l’autorizzazione per l’esecuzione. Oggi continuaiamo a seguire questa logica propositiva, non solo per migliorare ancora il progetto ma anche per chiedere nuove regole per un dibattito pubblico che superi procedure palesemente inadeguate al confronto costruttivo con i territori e le comunità locali”.

Sul progetto, che prevede la realizzazione di una centrale idroelettrica nel territorio delle province di Isernia L’Aquila, nei comuni di Pizzone, Montenero Val Cocchiara, Alfedena e Castel San Vincenzo, era arrivato lo scorso 4 ottobre il parere negativo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che la ritiene un’opera “fortemente impattante su habitat, specie e sugli equilibri idrogeologici del territorio“. Contro la centrale, da tempo, si è costituito anche un “Coordinamento No Pizzone II” costituito da associazioni e singoli abitanti del territorio.